BENELLI ARGO E: UN ORGOGLIO NAZIONALE
Un tempo che fu, l´arma rigata, di pura tradizione Mitteleuropea, la conoscevano in Italia solo i cacciatori alpini, che storicamente ci avevano cacciato stambecchi, marmotte e camosci. Armi spesso monocolpo, per la leggerezza nel trasportarle in quota ed anche perché nella maggior parte dei casi, il secondo colpo non lo si sarebbe utilizzato.
Altra grande selvaggina non esisteva nella penisola, se non nell´area circoscritta della Maremma, il cinghiale, quello locale, mai troppo grande ed abile fruitore del fitto sottobosco della macchia mediterranea, che rendeva utilissima la vecchia doppietta a canna liscia e la palla asciutta, perché il tiro era ravvicinato e richiedeva l´istintivo brandeggio.
Poi il suide ha preso piede in altre realtà italiane con spazi più aperti e la canna rigata ha iniziato ad avere un suo perché. Il mercato ne offriva di performanti, semiautomatiche di fabbricazione estera, già ampiamente testate in altri paesi, ove il cinghiale era possente e percorreva a gran velocità, spinto dai battitori, i boschi di pianura con la necessità, sovente, di doppiare i colpie.
Nella sua evoluzione aziendale, Benelli, orgoglio nazionale del settore delle armi da caccia, ha raccolto la sfida, irrompendo sul mercato della canna rigata per la caccia in battuta, con una carabina semiautomatica che potesse servire al meglio il cacciatore-cinghialaio. Storia recente questa e il nome dato alla stessa è stato familiare – molti cani da caccia si chiamano così – sin da subito: ARGO. E´ familiare, ma è un acronimo denso di significato (Auto Regulating Gas Operated) che non è altro che il sofisticato sistema di recupero di gas che la carabina utilizza per il suo cinematismo di riarmo.
Posta sul mercato l´arma è stato facile per Benelli, farla affermare tra gli appassionati, in un momento in cui, la popolazione di cinghiale italiana si espandeva in modo importante. Ma oltre all´aumento delle occasioni venatorie a cui
Nel tempo la prima versione ha ricevuto migliorie e l´attuale ARGO E PRO ne ha beneficiato tantissimo ed è divenuta tra l´altro arma disponibile in molti calibri (30.06 Spring, 300 W.M., 9,3×62, 308 W e 7×64) e vari caricatori a seconda delle normative venatorie della nazione di utilizzo. Ma le attuali ARGO hanno anche le prerogative di accogliere ottiche di puntamento adesso che le maggiori aziende del settore riescono a produrne di ottime per il tiro veloce e di breve distanza. L´evoluzione della carabina è stato una delle prerogative di Benelli che si è concentrata in quegli aspetti fondamentali per le condizioni, le caratteristiche e la potenza che un´arma rigata esprime. Si è lavorato sul concetto del grip andando ad utilizzare il massimo della tecnologia della casa urbinate con il sistema di zigrinatura Air Touch, che consente areazione alla mano e salda presa anche con guanti. Ma si è andati anche nella direzione di fornire sollievo alla spalla del cacciatore con il sistema Progressive Comfort in grado di assorbire gestendola, la gran quantità di energia cinetica che scarica sul tiratore un´arma rigata. La struttura e i materiali del calciolo consentono uno sparo meno impegnativo, e garantiscono al cacciatore, la possibilità che la sua ARGO non si impenni più di tanto e rimanga in linea di tiro per doppiare il colpo fattore frequentissimo nella caccia al cinghiale in battuta.
Il concetto di “battuta al cinghiale” è stato analizzato a fondo da Benelli che ha potuto evidenziare come in questa caccia sociale ci sono figure che necessitano di arma ulteriormente specialistica. E tra queste le caratteristiche del canaio che avanza nel folto, che pur avendo necessità di un eguale capacità di fuoco rispetto a chi sta alle poste, ha esigenza specialistiche. Gli è utile un´arma con canna corta e di ridotto ingombro rispetto al folto nel quale avanza, e gli è utile essere individuabile dagli altri con il massimo di visibilità. Ad Urbino, con l´esperienza maturata è stato facile realizzate, appunto per il canaio, l´arma perfetta denominata “Argo E Battue”. In essa si sono concentrate caratteristiche importanti e praticissime: il legno sostituito dal polimero, per evitare graffi e danneggiamenti, colore di un bell´arancio acceso e mimetico ad alta visibilità, canna da 47 cm e LOP da 350, entrambi in grado di garantire grande capacità di brandeggio, cinghia ad aggancio ambidestro rapido laterale. Il massimo della praticità per il folto, come anche la grande slitta per la mira immediata a breve distanza, ribadita in tutte le versioni particolarmente sinergica con il grande mirino rosso.
Benelli, tenendo fede al suo slogan “Più avanti da sempre” ha prodotto varianti dell´ARGO che costituiscono ormai una importante famiglia: dalle versioni in polimero come l´Amazonia Green e
www.benelli.it