ESPOSTO PRESENTATO DALLA CONFEDERAZIONE DEI CACCIATORI TOSCANI

confederazione cacciatori toscani

“C’è chi vola e c’è chi razzola”: questo il commento della CCT, cui aderiscono Federcaccia, Arcicaccia ed Anuu, in occasione della consegna degli esposti alla Magistratura ed alle autorità garanti della concorrenza e della privacy per le iniziative di Libera Caccia in occasione del tesseramento. “Mentre la CCT lavora per l’unità del mondo venatorio e per il futuro della caccia nell’interesse di tutti i cacciatori – prosegue la Confederazione – ottenendo importanti risultati su temi rilevanti quali il calendario, gli appostamenti, il ricovero dei cani per citare solo alcuni esempi, c’è chi antepone i propri interessi di bottega dando vita ad iniziative inqualificabili sotto il profilo etico e la cui legalità è adesso al vaglio di Magistratura ed Autorità competenti “.

I fatti che hanno dato origine all’iniziativa presso la Magistratura e le Autorità garanti della concorrenza e privacy risalgono alla fine di agosto, quando i cacciatori iscritti alle associazioni aderenti alla CCT (Federcaccia, Arcicaccia, Anuu), ma anche di altre associazioni, si sono visti recapitare all’indirizzo di casa una lettera a firma della segreteria regionale dell’ANLC (Associazione Nazionale Libera Caccia) con la promozione di una proposta di tesseramento. Un fatto decisamente grave che ha spinto ad effettuare le prime verifiche, chiedendo spiegazioni alle Istituzioni, che uniche posseggono le anagrafiche complete di tutti i cacciatori della regione, ed alla Libera Caccia stessa.

Quest’ultima si è ben guardata dal rispondere mentre la Regione, in successive corrispondenze, ha reso noto che il proprio Statuto consente ai Consiglieri l’accesso ai dati, ancorché solo per fini istituzionali e non certo commerciali. Come hanno evidenziano i legali negli esposti presentati e sottoscritti anche da decine di cacciatori fortemente indignati per la prevaricazione subita, si ravvisano in quanto accaduto numerose fattispecie meritevoli di adeguata indagine da parte delle autorità competenti: chi utilizza e/o divulga illegittimamente i dati compie infatti reati di varia natura, non ultimi quelli connessi alla violazione della privacy e alla concorrenza sleale.

Sin qui gli aspetti legali per i quali si attendono le risposte della Magistratura e delle Autorità competenti interessate del caso. Resta il giudizio politico e morale, per il quale non è certo necessario attendere l’esito dei procedimenti: la Libera Caccia ha imboccato una strada pericolosa per sé e per i suoi associati, tentando di conquistare qualche fiche barando platealmente al tavolo da gioco e illudendosi, con politica dei piccoli raggiri, di supplire alla drammatica mancanza di idee e proposte. Mentre la Libera caccia dedica tempo e risorse per cercare di carpire qualche iscritto alle altre Associazioni, la Confederazione è quotidianamente al lavoro per tutelare la caccia ed i cacciatori, che hanno tutti gli stessi interessi e le stesse aspirazioni indipendentemente dalla tessera che hanno in tasca: è questa la grande differenza, ed i cacciatori dimostreranno ancora una volta di esserne perfettamente consapevoli.

Confederazione Cacciatori Toscani (Federcaccia – Arcicaccia – ANUU)

Trattoda www.ladeadellacaccia.it