AGNELLI DI PASQUA …. E NON SOLO

Le buttade politica sugli agnelli di Berlusconi e Boldrini ha trovato il favore degli animalisti. Ovviamente giocano bene puntando sul fatto del povero agnellino mentre la realtà è ben diversa.

agnelli berlusconi caccia pasquaTentando di salvare gli agnelli, si forse si politica, ma non si salvano gli allevatori. Questo è il triste risultato a cui si può giungere. Certo non ha nulla a che vedere con le notizie venatorie che ospita il sito ma la tentazione di scrivere anche poche righe è stata troppo forte. Perché salvare gli agnelli e voler togliere dalla mensa delle persone carne di elevata qualità.

Una scelta vegana? Mi può star bene e se è cosi ci sta. Ma chi predica in questo modo, soprattutto se fa politica B&B che non è una struttura turistica bensì Berlusconi e Boldrini, dovrebbero anche tener conto prima di tutto dei cittadini. Perché mi sta sfuggendo se sono stati eletti da cittadini appunto o da ovini. Bé tra i cittadini ci sono anche allevatori, che ottengono il loro stipendio – se ci riescono – dall’allevamento e la vendita degli agnelli da carne. Magari è il caso di ricordarsi anche di loro ogni tanto.

C’è poi anche da considerare un altro fatto che tutti quelli che conoscono la realtà rurale sanno perfezione, ma guarda un pò proprio chi ci ho governa non lo sa. Per fare il formaggio (quindi non per mangiar carne ma derivato del latte) occorre che la pecora rimanga gravida – altrimenti niente lattazione – e quindi giocoforza nasca un agnello. Se all’allevatore viene tolta la possibilità di allevarlo e venderlo rimane solo una cosa da fare; sopprimerlo nei primi giorni di vita e magari vendere le spoglie.

Quindi Signori politici così lontani dalla realtà rurale, sarebbe il caso di documentarsi un pò prima di sparare a zero – perché invitando a non comperare carne di agnello lo avete fatto – su chi alleva e chi mangia carne. Meditate gente, meditate.

Riccardo Ceccarelli