BRACCO TEDESCO o KURZHAAR
BRACCO TEDESCO O KURZHAAR
Le Origini
Le origini del Bracco Tedesco sono da ricercare in quei Paesi del Mediterraneo in cui, già prima del 1700, cani braccoidi venivano utilizzati per la caccia alla selvaggina da penna, mediante l´ausilio delle reti o dei falconi. Questi cani, noti per la loro capacità di fermarsi in prossimità del selvatico per segnalarne la presenza, dopo peregrinaggi attraverso la Francia e la Spagna, intorno al 1650-1700 vennero portati fin nelle corti dei Principi prussiani.
In particolare è in quest´epoca che nelle terre tedesche viene segnalata la presenza di due tipi di cani il cui incrocio contribuì alla formazione del Kurzhaar: il Bracco spagnolo, del tipo pesante “Navarra“, importato con la mediazione dei cacciatori delle Fiandre e, in seguito, durante le guerre napoleoniche e Bracchi Italo-Francesi, più leggeri ed eleganti. Indubbiamente è probabile che altre razze continentali possano aver contribuito alla determinazione dei primi caratteri fondamentali della razza e, nel Bracco Tedesco delle origini, ritroviamo caratteri comuni col vecchio Bracco Belga e col Bloodhound.
L´utilizzo del cane da ferma divenne fondamentale quando, nel 1750 , venne inventato il primo fucile a due colpi; la caccia con quest´arma necessitava infatti dell´ausilio di cani in grado di aspettarne il caricamento senza far involare immediatamente il selvatico e, se possibile, di riportarlo al cacciatore una volta abbattuto. Questa tecnica segnò làinizio della trasformazione del cane esclusivamente da punta a soggetto polivalente. Purtroppo, con il passare degli anni, la riproduzione in eccessiva consanguineità portò alla nascita e al diffondersi di soggetti poco stabili a livello nervoso, dalle capacità atletiche piuttosto carenti e dall´olfatto discutibile. Inoltre, il Kurzhaar dell´epoca si discostava molto dal moderno anche per quanto riguardava la sua struttura fisica più pesante e meno elegante, un aspetto più rozzo e movimenti piuttosto lenti.
Per ottenere quindi un cane adatto ad una caccia divenuta inevitabilmente più veloce, i cacciatori tedeschi di metà Ottocento cominciarono ad incrociarlo con il Pointer e il Bracco Italiano, dalla struttura più leggera, più eleganti nella caccia, maestri nella ferma, dotati di un olfatto sopraffino e molto equilibrati a livello nervoso. Tutte queste doti si rifletterono nei soggetti che ne discesero dando vita al Kurzhaar moderno. Secondo alcuni studiosi forse anche il Fox Terrier contribuì a dare impeto e carattere di ferro a quest´eccellente razza da ferma.
Sempre in quegli anni nacquero numerose associazioni, tese a migliorare costantemente le doti venatorie e l´equilibrio del Bracco Tedesco; queste in seguito si riunirono sotto il nome di “Verband Deutschen Kurzhaar“. Il primo vero libro genealogico del Deutsch Kurzhaar fu stampato nel 1897, fortemente voluto dal Club Kurzhaar fondato a Berlino sei anni prima. La selezione accurata continuò, sia mediante l´incrocio, secondo alcuni studiosi, con alcuni soggetti di Perdiguero de Burgos, importati in Germania dalla legione “Condor” al ritorno della guerra civile (1936-1939), sia attraverso prove di lavoro sempre più selettive ed elaborate.
Un tempo cane raro e prestigioso, amato sia dai nobili che dai bracconieri, oggi il Kurzhaar risulta essere il cane da caccia più rappresentato in Germania e diffuso un pò ovunque in Europa, soprattutto in Italia, Francia, Olanda e Gran Bretagna.
Caratteristiche generali
Il Bracco Tedesco moderno è un cane affascinante che incute rispetto. Presenta un aspetto fiero e nobile, la struttura appare potente ed ogni muscolo ben delineato sotto una pelle tesa e sottile, illuminata da un pelo raso e lucidissimo. I suoi movimenti sono eleganti ed energici e tutto ciò traspare dall´espressione sempre attenta e decisa dei suoi occhi. Questo eccellente cane da ferma, in Germania espressione per antonomasia della caccia, presenta una struttura mesomorfa, con un tronco quadrato, equilibrato, che gli consente un galoppo rapido e vigoroso, senza però raggiungere la velocità del Pointer.
La testa sembra quasi scolpita, con un profilo leggermente montonino, decisamente braccoide. Al contrario di altri bracchi, però, le labbra non pendono in maniera evidente e non presenta giogaia. Le orecchie, attaccate alte, sono pendule e sottili. Il tronco a torace ampio termina con una groppa poco inclinata; la coda, attaccata alta, viene generalmente tagliata di almeno la metà. Il Bracco Tedesco è un cane da ferma per eccellenza, che giunge alla maturità lavorativa molto presto, anche attorno agli otto mesi.
Esso è in grado di cacciare per ore sui terreni più diversi, capace di equilibrare la sua potente andatura in montagna e in pianura, nei boschi, in palude, senza mai perdere risolutezza e testardaggine. Nonostante il pelo raso non teme il freddo e l´acqua, ma mal tollera temperature eccessivamente elevate. Si adatta a qualunque selvatico e, pur eccellendo nella caccia al gallo cedrone e al fagiano, è in grado di stanare, fermare e riportare in modo ottimo qualsiasi selvaggina. L´andatura in caccia è un galoppo continuo, meno rapido del Setter e del Pointer ma energico e risoluto, con collo proteso e testa alta.
La cerca è effettuata diligentemente, con naso a terra, non al vento; è una cerca molto ampia e attenta. Generalmente, nel momento in cui percepisce l´usta del selvatico, il Bracco Tedesco passa sollecitamente dal galoppo al trotto per poi giungere, dopo alcuni passi, a fermarsi nell´immobilità più completa. Più raramente la ferma è immediata. Essa è di solito caratterizzata dal mantenimento della testa in alto su un collo estremamente proteso, con orecchie retratte, arti flessi, narici dilatate e frementi a percepire l´effluvio del selvatico.
In Germania, quest´animale dalle capacità venatorie polivalenti non viene solo utilizzato per prove di ferma ma gli si richiede anche di saper svolgere lavori solitamente riservati a Spaniels, Retrievers, Terriers e Segugi.
Ma il Bracco Tedesco è molto di più che un semplice ausiliare nella caccia; se guidato da una mano decisa e coerente esso è un cane che stabilisce col proprietario un rapporto di complicità totale, divenendone l´ombra. Il suo attaccamento quasi possessivo lo rende al tempo stesso un soggetto estremamente ben disposto all´addestramento e un cane in grado di difendere in modo innato e decisamente energico le persone cui è legato. Per il suo carattere dignitoso, dolce con i familiari ma schivo con gli estranei, diventa quindi un ottimo cane da guardia, adatto anche alla vita di casa, pulito e silenzioso, ma sempre bisognoso di lunghe passeggiate quotidiane.
Standard:
Altezza: – maschi tra i 62 ed i 66 cm.
– femmine tra i 58 ed i 62 cm.
Tronco: nell´insieme il torace deve dare l´impressione di essere più profondo che largo, pur restando proporzionato alle altre parti del corpo. Il torace, in rapporto alla lunghezza del braccio, deve scendere fino al gomito. Le costole che costituiscono la cassa toracica sono convesse, e non piatte come nel “Levriere“, ma non sono mai a botte. Le costole posteriori devono essere ben discese. E´ importante che il dorso sia sostenuto e non troppo lungo perché l´andatura risulti rapida e resistente. La groppa è larga ed elastica. L´addome è leggermente rilevato.
Testa e muso: asciutta, ben cesellata, né troppo leggera, né troppo pesante, proporzionata al tronco per potenza e lunghezza. Il cranio è sufficientemente largo, leggermente convesso, con solco mediano non troppo marcato. La canna nasale è leggermente montanina, più accentuata nel maschio. Le labbra non devono essere troppo discese. Il muso deve essere sufficientemente forte e lungo, per facilitare la presa della selvaggina ed un riporto corretto.
Tartufo: leggermente prominente, bruno. Narici ben aperte. Nei soggetti con mantello a fondo bianco è ammesso il color carne o maculato, ma non è desiderabile.
Denti: forti, completi nel numero. Chiusura a forbice.
Collo: di giuste dimensioni. Proporzionato al tronco e alla testa.
Orecchie: di lunghezza media, né troppo carnose, né troppo fini. Sono attaccate in alto e larghe alla radice. Coperte di pelo liscio. Tirate in avanti, devono arrivare almeno alla commessura labiale.
Occhi: di grandezza media, né sporgenti, né infossati. Le palpebre devono chiudere correttamente. Il miglior colore è il bruno scuro.
Arti: anteriori con braccia il più possibile lunghe. I gomiti sono molto arretrati, né chiusi, né deviati in fuori. Gli avambracci sono dritti e abbastanza muscolosi, dotati di ossatura forte. Pasturali leggermente inclinati in avanti. Posteriore con bacino lungo, largo e spazioso. Coscia con attaccatura ampia, molto muscolosa. Tarso solido. Angolazione corretta. Piedi chiusi e compatti. Unghie forti, cuscinetti plantari solidi e duri. Spalla: obliqua, asciutta e muscolosa. Le scapole sono ben piatte.
Andatura: rapido nei movimenti; buona esplosività muscolare. Muscolatura: ben sviluppata in tutto il corpo.
Coda: attaccata alta, grossa alla base. Naturalmente di media lunghezza. Talvolta accorciata di circa 1/2.
Pelle: ben aderente al corpo senza formare mai pliche.
Pelo: corto e compatto, duro e secco al tatto. Sulle orecchie e sulla testa è più fine e più corto; sulla parte inferiore della coda è più lungo.
Colori ammessi: bruno senza macchie; bruno con un pò di bianco o macchiettature sul petto e sugli arti; roano bruno scuro; roano bruno chiaro; bianco con testa bruna; nero con sfumature.
Difetti più ricorrenti: prognatismo, enognatismo, retrotreno difettoso, misure fuori standard, movimento scorretto, mancanza di premolari, carattere pauroso e timido, ossatura fine e delicata, colori non ammessi, monorchidismo, criptorchidismo, testa troppo leggera, testa non cesellata, cranio non convesso.
Sara Ceccarelli