QUAGLIA

Classificazione

Classe: Uccelli
Ordine: Galliformi
Famiglia: Fasianidi
Sottofamiglia: Perdicini
Genere: Coturnix
Specie: coturnix
Nome scientifico: Coturnix coturnix


Areale di diffusione

La Quaglia è l’unico Galliforme migratore, largamente diffuso in Europa, fino al Circolo Polare Artico (eccetto che per la Gran Bretagna Settentrionale, la Scandinavia e l’Islanda), in Asia, fino alla Cina meridionale, e in Africa settentrionale, inclusa l’area mediterranea e le vicine isole atlantiche. Generalmente predilige svernare nelle aree di savana a sud del Sahara, dal Senegal fino al Sudan, raramente alcuni individui trascorrono l’inverno a Nord, in Irlanda, Inghilterra e Germania, mentre un numero modico di soggetti sverna nel bacino del Mediterraneo.

In Italia la Quaglia è presente sia come nidificante e di passo, sia come svernante; il passo e la nidificazione avvengono in Primavera, da metà Aprile a metà Giugno, per ripartire in Autunno, tra fine Agosto e Ottobre. Le aree preferite per lo svernamento nella nostra penisola sono soprattutto meridionali, nelle Isole e a sud dell’Appennino tosco emiliano.


Caratteri distintivi:

La Quaglia è il rappresentante più piccolo della Famiglia Fasianidi; si presenta tozza e tondeggiante, con coda corta e arrotondata, il becco breve e leggermente incurvato all’apice. Le ali sono invece piuttosto lunghe e appuntite, gli arti sono brevi e privi di sperone. In questa specie non ritroviamo uno spiccato dimorfismo sessuale, se non per quello che concerne poche differenze nel piumaggio; i maschi presentano da giovani gola bianca con una macchia nera longitudinale, questa però con l’età, diviene rosso-nerastra, affiancata a petto fulvo ruggine, le femmine hanno invece una gola più chiara, rossiccia, con il petto fulvo giallastro o gialliccio, finemente macchiettato di scuro. Questa colorazione risulta estremamente mimetica nella bassa vegetazione.


Quaglia

 

Le dimensioni raggiunte dall’adulto sono piuttosto ridotte: la lunghezza varia dai 16 ai 20 cm, il peso da 80 a 150 gr e l’apertura alare è di 32-35 cm. La Quaglia che comunemente viene allevata a scopo alimentare non è la C. coturnix ma quella japonica, leggermente più grande, il cui maschio presenta il sottogola rosso-marrone invece che nero. Quella che invece viene comunemente lanciata a scopo di ripopolamento venatorio è il risultato dell’incrocio fra queste due sottospecie.


Habitat

La Quaglia è una specie estremamente adattabile, potendo vivere sia in pianure aperte con bassa vegetazione quali steppe, campi coltivati a grano e foraggere, sia in alti pascoli montani, anche sopra i 2000 mt. L’unica necessità vitale per la quaglia è la presenza di bassa vegetazione che le consenta di nascondersi, mentre la presenza di acqua non è essenziale perché ne ricava una quota sufficiente dal cibo di cui si nutre.


Biologia:

La Quaglia, al contrario degli altri Gallinacei, è una specie schiva e solitaria, abbastanza indifferente alla presenza o meno di conspecifici per gran parte delle sue abitudini, fatta eccezione durante la migrazione e la riproduzione. Nell’ambito dei Gallinacei, è una delle specie che appare meno dotata di particolari facoltà intellettive, è schiva e diffidente.

E’ un’ottima pedinatrice e predilige fuggire quasi sempre correndo, rapida a muoversi nella fitta erba. Nonostante questa vocazione, è comunque in grado di compiere volando sia brevi tragitti in caso di pericolo, sia lunghi ed estenuanti viaggi migratori, a velocità relativamente sostenuta. E’ caratteristico il piccolo balzo che essa effettua prima di prendere il volo; la traiettoria che essa poi disegna è generalmente rettilinea, a poca altezza dal suolo, sostenuta da battiti rapidi e frequenti. E’ una specie diurna, che ama pascolare al riparo della vegetazione alta, riposando di notte in depressioni del terreno riparate dal vento.


Quaglia



Al ritorno dai territori di svernamento, in Primavera, i maschi arrivano circa due settimane prima delle femmine per cominciare a scegliere e difendere il proprio territorio; all’arrivo delle femmine vengono emessi richiami particolari trisillabici per richiamarne l’attenzione. Generalmente la Quaglia è considerata una specie poligama, il cui il maschio si accoppia con numerose femmine, ma talvolta, se il numero di queste è ridotto, il maschio diventa monogamo scegliendo una sola compagna.

La stagione degli accoppiamenti va da metà Maggio a metà Agosto; durante questo periodo, i maschi diventano piuttosto combattivi per il possesso delle femmine e l’accoppiamento viene preceduto da corteggiamenti durante i quali emettono dei versi profondi e molto simili a miagolii. Ai loro richiami le femmine rispondono con suoni sommessi e pigolanti. I nidi preparati dalle femmine sono in realtà piuttosto approssimativi, essendo rappresentati semplicemente da piccole cavità grattate nel terreno e rivestite con foglie, nascoste tra la vegetazione. Le uova che vengono deposte variano in numero da 6 a 12 e vengono covate esclusivamente dalla femmina, per 16-19 giorni; esse possono tra loro variare sia in peso, 7-8 gr, sia in colore che appare comunque mimetico.

La schiusa delle uova avviene quasi contemporaneamente. I pulcini che ne nascono sono estremamente piccoli, raggiungendo a malapena i 6 gr di peso; sono però straordinariamente vivaci e rapidamente in grado di becchettare a terra per mangiare qualche larva di formica, messa a disposizione dalla madre. A circa tre giorni di vita compare il “riflesso del grattamento” che consente loro di raspare a terra alla ricerca del cibo. La capacità di svolazzare viene acquisita a circa due-tre settimane e, ad appena 5-6 settimane di età, sono già in grado di seguire gli adulti nell’annuale migrazione verso i Paesi in cui verrà effettuato lo svernamento.

Generalmente la femmina effettua una sola deposizione all’anno ma, se la covata è andata distrutta, ha la possibilità di rimpiazzarla fino a stagione molto avanzata.


Alimentazione

La Quaglia è una specie onnivora, mentre in inverno si nutre essenzialmente di vegetali quali cereali, frumento e semi, in primavera e in estate integra la sua dieta con insetti, ragni, lombrichi e chiocciole.


Sara Ceccarelli