IL TIRO CON L´ARCO ALLE PARAOLIMPIADI

Tratto da en.paralympic.beijing2008.cn, sito ufficiale delle Paraolimpiadi di Pechino 2008.


In cosa consiste…


La disciplina olimpionica del Tiro con l’Arco ha, come noto, l’obbiettivo di scoccare frecce con una precisione tale da riuscire a colpire un bersaglio su cui sono indicati dieci anelli concentrici, anelli il cui valore, nel punteggio, si accresce passando da quello esterno, più grande e più facile da colpire, a quello interno, centrale, più piccolo.

Quest’ultimo, se colpito, fa aggiudicare all’arciere dieci punti, mentre tutti gli altri, gradualmente più grandi, se colpiti assegneranno all’atleta da nove fino ad un punto.

Generalmente, per competizioni outdoor, il bersaglio può essere collocato a diverse distanze dal punto di tiro: esse possono andare da un minimo di 30 ad un massimo di 90 metri. Per le competizioni paraolimpiche a squadre, la distanza utilizzata è standard, di 70 metri.
Nelle competizioni indoor, le distanze ovviamente diminuiscono e variano dai 18 ai 25 metri, sia nelle Olimpiadi che nelle Paraolimpiadi.

La grandezza del bersaglio è anch’essa variabile, in relazione alla distanza cui viene posizionato: alle distanze maggiori esso sarà più grande, raggiungendo il diametro di 122 cm, mentre se posto a 18 metri, il diametro si ridurrà a 40 cm.


Classi di Tiro per le Paraolimpiadi

La classificazione per il Tiro con l’Arco nelle Paraolimpiadi si compone di tre gruppi:

Archery Standing (ARST): gli arcieri, che non hanno alcuna disabilità alle braccia, presentano un certo grado di ridotta forza muscolare, deficit di coordinamento e/o di mobilità articolare a livello degli arti inferiori. Essi possono scegliere di competere seduti su una sedia normale con i piedi a terra o di effettuare la gara in piedi.

Archery Wheelchair 1 (ARW1): gli arcieri presentano disabilità sia alle braccia che alle gambe (tetraplegia). Hanno limitata possibilità di movimento, ridotti forza e controllo degli arti superiori e scarso o inesistente controllo del tronco. Gli arti inferiori sono considerati non funzionali, a causa di un amputazione o per simili limitazioni di movimento, forza e controllo. Per questo essi competono seduti su sedie a rotelle (wheelchair).

Archery Wheelchair 2 (ARW2): gli arcieri presentano paraplegia e mobilità limitata degli arti inferiori e necessitano di sedere su sedia a rotelle sia per la gara che per la vita quotidiana.

In tutte le maggiori competizioni, la classificazione viene effettuata prima dell’inizio delle gare, al fine di assicurare che tutti gli atleti si trovino nella classe corretta e rispettino i criteri minimi di disabilità indicati dalla stessa.


Le Competizioni

Le gare di Tiro con l’Arco includono sia competizioni individuali che di squadra. Ecco quali sono le regole delle stesse nei Campionati Mondiali e Regionali.

Competizioni individuali
– I turni di qualificazione vengono effettuati nei primi due giorni di gara. Tutti gli atleti hanno a disposizione 144 frecce da scoccare, 36 per ognuno dei 4 bersagli posti a diverse distanze.

Le distanze vengono determinate sulla base della classificazione dell’handicap funzionale dell’atleta che concorre: gli uomini appartenenti alla classe ARW2 e ARST scoccano frecce a distanze di 90, 70, 50 e 30 metri, mentre le donne (tutte le classi) e gli uomini classe ARW1 le scoccano da 70, 60, 50 e 30 metri.

Alle due maggiori distanze (90 e 70 mt o 70 e 60 mt), ogni arciere scocca un gruppo di sei frecce (detto “end”), in un tempo di 4 minuti, ad un bersaglio largo 122 cm. Alle distanze più brevi (50 e 30 mt), ogni arciere scocca un “end” di tre frecce in due minuti, contro un bersaglio largo 80 cm.

– I primi 64 uomini e donne, in ogni divisione del turno di qualificazione, accedono ai turni eliminatori. Nei turni eliminatori, gli atleti vengono organizzati in scontri diretti, uno contro uno, sulla base della posizione in classifica ottenuta durante i turni di qualificazione. La distanza del bersaglio è unica, 70 mt sia per gli uomini che per le donne.

Gli arcieri scoccano tre “end” di sei frecce ciascuno (in totale diciotto frecce) ad un bersaglio di 122 cm, avendo a disposizione 4 minuti per completare il lancio di ciascun “end”. Il vincitore di ogni scontro diretto passa alla gara successiva. Dopo i turni di eliminazione 1/32, 1/16 e 1/8, il campo si riduce a 8 atleti per ogni divisione.

– Questi otto arcieri passano al turno finale. Qui ogni atleta scocca 4 “ends” di tre frecce ciascuno (12 frecce in totale) contro bersagli differenti. Durante le gare finali, gli arcieri si alternano nelle loro scoccate e ciascuno ha a disposizione 40 secondi per ogni freccia. La competizione si protrae attraversi quarti di finale, semifinali e, infine, la finale per l’oro e la gloria.


Competizioni a squadre
Le prime 16 squadre, maschili e femminili, vengono stabilite, separatamente, sulla base della sommatoria dei migliori tre punteggi ottenuti durante i turni di qualificazione individuale. Tutti i membri di ogni squadra devono essere dello stesso sesso, competere con lo stesso tipo di arco, appartenere alla stessa nazionalità. In ogni caso, le squadre possono essere composte da atleti appartenenti a ciascuna delle tre classi.

Il bersaglio, in queste gare, è largo 122 cm e posto alla distanza di 70 mt, sia per le gare maschili che femminili. In esse, un “end” è costituito di 9 frecce (da tre frecce per ciascun membro della squadra) e ogni gara consta di 27 frecce o tre “ends”. Tutti tre gli arcieri di ogni team dovranno terminare i lanci entro i limiti di tempo prestabiliti (attualmente tre minuti).

Gli atleti possono scoccare in una qualsiasi sequenza prescelta, e possono scoccare una, due o tre frecce ogni volta che si trovano sulla linea di tiro, ma solamente uno per volta. Anche in questo caso, la competizione continua attraverso quarti, semifinali e finale per stabilire la classifica.