IL FUCILE SEMIAUTOMATICO DA CACCIA
Il sistema a lungo rinculo
La storia evolutiva dell´uomo è contraddistinta da intuizioni geniali che hanno avuto il merito di modificare l´apprioccio ad una moltitudine di attività. Nel panorama venatorio lo sviluppo dell´idea di permettere alle armi da fuoco di superare il numero di colpi messi a disposizione dai fucili a due canne ha esplorato varie strade.
FASE 1: Sparo ed inizio dello scorrimento di canna ed otturatore.
FASE 2: la canna retrocede con l?otturatore comprimendo la molla del serbatoio. L´otturatore retrocede comprimendo la molla posta all´interno del calcio. In questa fase si effettua l´espulsione del bossolo.
FASE 3: Le molle spingono in avanti l´otturatore ed azionano l´elevatore che posiziona la cartuccia in canna
FASE 4: L´arma è di nuovo pronta per lo sparo
Alcune, quelle che prevedevano l´aumento del numero delle stesse, pur tecnicamente realizzabili (ed in alcuni casi realizzate “tripletta”) avevano l´insormontabile limite di incrementare il peso dell´arma, sbilanciandola in avanti e diminunuendone di fatto la maneggevolezza. Altri percorsi tecnici, ed in particolare quello di dotare un´arma monocanna di un serbatoio per le munizioni, sono stati esplorati con varie modalità e sono risultati alla fine vincenti dando vita al fucile semiautomatico da caccia.
Con quest´arma il cacciatore è in grado di sparare in sequenza colpi pari al numero delle cartucce presenti nel serbatoio ed è anche in grado di farla con velocità e con la notevole precisione data dalla linea di puntamento dell´unica canna. L´intuizione tecnica in grado di fornire al cacciatore un´arma di queste caratteristiche fu dello statunitense John Moses Browning, che messo a punto il cinematismo, lo propose per lo sviluppo industriale alla connazionale Winchester. L´azienda non lo ritenne interessante e Browning attraversò l´oceano verso l´Europa dove trovò terreno fertile nella F.N. (Fabrique Nazionale) belga.
Da allora iniziò la storia industriale e commerciale di quello che sarebbe divenuto il tipo di fucile da caccia più utilizzato nel mondo. Negli anni a seguire e fino ai giorni nostri il fucile semiautomatico da caccia ha subito un continuo processo di perfezionamento mirato a ridurre i fenomeni di inceppamento del meccanismo di riarmo, rendere lo stesso più dolce e veloce ed abbattere il peso è detto anche a “LUNGO RINCULO”, per via del singolare meccanismo che prevede all´atto dello sparo il rinculo della canna per una lunghezza di poco superiore a quella del bossolo sparato.
Al momento della detonazione la spinta della colonna dei pallini verso l´uscita provoca lo scorrimento inverso della canna che preme contemporaneamente sull´otturatore e su una grande molla di grandi dimensioni alloggiate all´interno dell´astina poggiavano. La corsa parallela di otturatore e canna termina nel momento in cui ha raggiunto la lunghezza del bossolo. A questo punto la canna sotto la spinta della molla compressa ritorna nella posizione originaria, permettendo l´espulsione del bossolo e il prelievo della nuova cartuccia dal serbatoio alloggiato all´interno del poggiavano.
Il cinematismo di ritorno del blocco otturatore azionato da una molla presente all´interno del calcio e compressa nella prima fase, conclude l´azione permettendo l´inserimento della cartuccia in canna e la chiusura, predisponente lo sparo successivo. Questo tipo di arma è stato il primo efficace passo evolutivo dell´arma da caccia, per andare verso un numero di colpi, rapidamente a disposizione del cacciatore. L´arma di Browning presenta però almeno due limiti di progetto: il peso e la notevole massa delle parti in movimento all´esplosione del colpo. Il peso del fucile nel calibro 12 si attesta sui 5 kg ed è elemento di svantaggio particolarmente significativo per il cacciatore, che subisce un progressivo affaticamento nella caccia vagante; peraltro ad onor del vero il problema non sussiste nella caccia di appostamento nella quale l´elencato volume di fuoco ha permesso di apprezzare il “LUNGO RINCULO”.
L´elevato numero delle masse in movimento durante la fase di riarmo è invece una serio limite, poichè inevitabilmente tende a far perdere la linea di puntamento e richiede al cacciatore una immediata riverifica della mira prima dell´esplosione del colpo successivo. Successivamente oltre alla F.N. altre aziende anche nazionali si sono cimentate nella realizzazione di propri brevetti del lungo rinculo ed in particolare la Breda e la Franchi, con il mod 48 (ancora in produzione con il calibro 28) hanno ottenuto un notevole successo commerciale essendo state in grado di produrre armi il cui peso non supera i 3,5 Kg. Il fucile semiautomatico da caccia a lungo rinculo, ha segnato un´epoca, anche forte della totale industrializzazione dei componenti che ha permesso di mantenerne il costo al di sotto di quello di doppiette e sovrapposti.
Oggi sistemi con cinematismi ritenuti più efficaci lo hanno superato, relegandolo negli armadi blindati dei cacciatori con lo scopo di mantenere viva la memoria delle cacce dei nostri genitori e la genialità di tutti coloro che hanno contribuito al suo sviluppo.