IL PICCIONE, UN PIATTO DELLA TRADIZIONE DA SCOPRIRE
INGREDIENTE :
principe nella superba bomba di riso, ha carni tenere, povere di grassi e risulta molto versatile in cucina. Selvaggina, ma non troppo, diffuso principalmente nel centro-nord, il piccione era uno dei volatili più utilizzati nella cucina tradizionale italiana, mentre attualmente è quasi completamente sparito dalle tavole quotidiane. Non richiede né lunga preparazione, né lunghi tempi di cottura quindi suggerisco di riproporlo e sarà una piacevole sorpresa che stimolerà curiosità ed approvazione.
PICCIONEARROSTO:
Rosmarino, salvia e spicchi d’aglio in camicia.
Ingredienti: 2 piccioni, 6 spicchi di aglio non pelati, 100 grammi di burro, 1 bicchierino di cognac, sale, pepe, salvia, rosmarino, olio extravergine.
Preparazione. Pulite, fiammeggiate e lavate bene i piccioni, mettendo da parte i fegatini, che potete cucinare a parte. Introducete all’interno la salvia, il rosmarino e una noce di burro. Salate e pepate . In un tegame fate scaldare un po’ d’olio e sistemate i piccioni, girandoli da tutte le parti.
Sfumate con il cognac e aggiungete gli spicchi d’aglio.
Mettete in forno già caldo a 200° gradi per circa 40 minuti, irrorando di tanto in tanto con il sugo di cottura. Tagliate i piccioni a metà, distribuite il sugo e servite con verdure di stagione. Suggerisco spinaci con uvetta e pinoli.
L’abbinamento?
Un Montepulciano d’Abruzzo dal sapore pieno e persistente che vi conquisterà immediatamente per il colore rosso rubino intenso e il profumo di frutta rossa matura, speziata.
A cura di Ambra, ristoratrice e sommelier professionista
Tratto da www.ilrestodelcarlino.it