SOPRAFFATTO DALLA NATURA

SOPRAFFATTI DALLA NATURA CACCIA

5 Gennaio 2014. Lasciati i cani a cuccia ho deciso di dedicarmi alla caccia di appostamento ai colombacci e tordi in un boschetto non troppo lontano da casa mia. So che non verranno ne gli uni ne gli altri perché il passo è ormai terminato da tempo e probabilmente l´unico selvatico che riuscirò a vedere sarà il merlo che osserverò nel suo diffidente comportamento per la chiusura del prelievo al 31/12.
 
Tutte prerogative utili a fornire ad una mente razionale l´imput di rimanere tra le lenzuola e non sfidare gelo e nebbia con l´unico risultato di riattivare l´antica cervicale per il troppo stare a naso in su. Ma li c´è una cosa che mi aspetta e sarebbe dura non esserci, C´è il boschetto che ogni mattina assieme al sole che lo colora mette in scena lo spettacolo della natura.

Ogni volta sempre uguale eppure chi lo sa osservare bene, sempre diverso. Qui tra le imponenti edere ricadute su stesse ho realizzato un piccolo nido che la legge definisce appostamento e la sera prima ho caricato 4 cartucce da 27 grammi in calibro 16. Si il calibro 16 perché è l´unico che attraversa la storia e non ti da la sensazione del tempo che passa.

Da decenni il boschetto è sempre lo stesso stretto tra i campi coltivati e il calibro lo deve assecondare in pieno. Il 16 è sempre lo stesso senza derive magnum esagerate che hanno interessato altri calibri. 4 cartucce poi sono una esagerazione, probabilmente le riporterò tutte a casa cariche disponibili per la prossima uscita.
 
Il boschetto per me che lo vivo da sempre non è mai uguale a se stesso anche se nessuno ci mai la legna e mi fa riflettere sul fatto che non è necessario andare nella giungla boreale per godersi la natura. Ogni giorno mancano delle foglie ed altre continuano a cadere aprendo squarci nelle chiome e via lasciando scheletri fronduti sotto il sole che attraversa la nebbia e si alza nel cielo.
 
Il ruscello gonfiato dalle recenti piogge scorre tranquillo assegnando a questa splendida scenografia la sua corretta e serafica colonna sonora. Direi tutto magnifico e questo anche senza che colombacci e tordi si facciano vedere. Di tanto in tanto qualche merlo fa rapide apparizioni quasi sapendo che da alcuni giorni non rischia nulla, si trattiene chioccolando un pò assaporando i futuri amori.
 
Altri uccellini completano la sinfonia cinguettando allegramente man mano che la nebbia sale lasciando lo spazio al sole e d´un tratto le campane del paese rintoccano quel tanto che basta a ricordarti che anche questo paradiso ove sei immerso non è senza tempo. Ma è ugualmente il luogo della serenità, qui non c´è traccia di quella crisi economica che ci mette in ginocchio e che domattina puntuale ritroverò al lavoro, questo è un paradiso solo da godere.

Anselmo Noi