“ABRUZZO. AMBIENTALISTI CHIEDONO UN CALENDARIO MIGLIORE”

"ABRUZZO. AMBIENTALISTI CHIEDONO UN CALENDARIO MIGLIORE" caccia

Domani la bozza di calendario venatorio predisposta dalla Regione Abruzzo sara´ esaminata per la obbligatoria Valutazione di Incidenza (VINCA) dal Comitato VIA. Le associazioni WWF, LIPU, Salviamo L´Orso, Legambiente, Pro Natura e Mountain Wilderness hanno presentato una serie di osservazioni con cui – hanno spiegato stamani in conferenza stampa a Pescara – chiedono di migliorare il calendario, a dimostrazione di un reale cambiamento della gestione della caccia rispetto a quella pessima della passata Giunta regionale, battuta 14 volte in cinque anni in sede giudiziaria “per una incomprensibile insistenza (con spese legali a carico dei contribuenti) in scelte contrarie alla normativa”.

Il calendario 2014-15, nella attuale stesura, ricalca e per alcuni versi persino peggiora i precedenti”, e´ stato affermato. Le sei associazioni ambientaliste insistono “sulla necessita´ di dare la necessaria tutela ad alcune specie di uccelli in cattivo stato di conservazione nonche´ di intervenire con urgenza per l´Orso marsicano, simbolo dell´Abruzzo, a grave rischio di estinzione, la cui tutela e´ una priorita´ assoluta, condivisa in tutto il mondo, di fronte alla quale il calendario venatorio deve essere necessariamente adeguato.

E´ in particolare indispensabile prevedere che, nell´intera area di distribuzione individuata nell´accordo PATOM (Piano d´Azione per la Tutela dell´Orso Marsicano), sottoscritto dalla Regione Abruzzo insieme al Ministero per la tutela dell´Ambiente e ad altri Enti, l´attivita´ venatoria venga limitata a periodi e modalita´ compatibili con la tutela del plantigrado (evitando ad esempio di aprire la caccia al Cinghiale prima del primo novembre) concetto ribadito ampiamente dall´ISPRA e in sentenze del TAR”.

“Tra l´altro il 27 marzo scorso – ricordano le associazioni – le Regioni Abruzzo, Lazio e Molise hanno firmato un ´Protocollo di intesa per l´attuazione di azioni prioritarie per la tutela dell´Orso bruno marsicano´ nel quale si ribadisce la particolare importanza della regolamentazione dell´attivita´ venatoria nell´areale dell´orso per limitarne l´impatto sulla specie. E poi il 28 maggio scorso e´ stato stipulato tra il Ministero dell´Ambiente e le maggiori Associazioni venatorie italiane un ´Protocollo per la tutela dell´Orso bruno marsicano e il miglioramento della gestione venatoria 2014/2018´, con cui, per la prima volta, anche le Associazioni venatorie s´impegnano a sostenere, nelle aree di presenza dell´Orso, le limitazioni indicate dalle prescrizioni del PATOM, ossia il divieto immediato di caccia in braccata, tecniche di prelievo a minor impatto, esclusione della preapertura, eliminazione dei ripopolamenti a scopi venatori, limitazione adeguata delle aree e dei tempi di allenamento dei cani da caccia”.

Per le altre questioni relative al calendario venatorio, in sintesi, gli ambientalisti chiedono: una maggiore attenzione alla tutela della Lepre italica (Lepus corsicanus), preziosa specie endemica, non cacciabile, difficilmente distinguibile dalla Lepre comune con cui in molte aree convive. Di ristabilire i periodi di caccia indicati dall´ISPRA per le specie Tordo bottaccio, Tordo sassello, Cesena, Beccaccia, e piu´ in generale un adeguamento a quanto deciso a livello comunitario per la tutela degli uccelli selvatici, evitando in particolare la preapertura della caccia a Quaglia e Tortora, per le quali l´Unione Europea ha chiesto la protezione totale, in quanto in cattivo stato di conservazione, tutelando altre specie, come la Coturnice e l´Allodola, e non dando alle Province la possibilita´ di consentire la caccia al Colombaccio nella prima decade di febbraio; una moratoria temporale all´utilizzo per la caccia agli ungulati di munizioni contenenti piombo, molto pericolose per la salute umana e per gli animali selvatici necrofagi; la conclusione alle 14.30 della caccia al cinghiale nei territori che ospitano i dormitori del Nibbio reale (Milvus milvus), specie particolarmente protetta a livello comunitario.


Tratto da www.abruzzo24.tv