MODIFICA LEGGE SULLA CACCIA: GLI EMENDAMENTI
Gli emendamenti al DDL chiamato a convertire il decreto Agricoltura, sono utilizzati in modo favorevole alla caccia dalle forze di governo, mentre movimento 5 Stelle e gruppo Verdi-Sinistra sono particolarmente attivi nel limitarla. Posizione equilibrata quella del partito democratico.
Iniziamo da ciò che propone il gruppo Verdi-Sinistra; questi intendono escludere dal coinvolgimento per la gestione della fauna selvatica. Inoltre chiedono che per la redazione del calendario venatorio le regioni debbano aderire totalmente al parere dell’Ispra. La mancata risposta del parere entro 30 giorni equivarrebbe inoltre a parere negativo.
In totale controtendenza il parere dei partiti della maggioranza di governo. Per dare maggiore certezza ai calendari venatori, si chiede che la stesura dei calendari venatori divenga quinquennale e che annualmente possa variare esclusivamente il carniere. Non è più presente però uno dei punti di forza della proposta Bruzzone che prevedeva l’obbligo per le regioni di predisporre il calendario venatorio come legge regionale.
La Lega propone inoltre che in caso di sospensione cautelare di un calendario venatorio, valgano le date previste nella legge quadro per l’esercizio della caccia. Su questo punto Fratelli d’Italia ha aggiunti che sino alla sentenza di merito siano da considerare i limiti stabiliti per la precedente stagione venatoria.
Per i partiti della maggioranza la durata della giornata venatoria va ampliata; Fratelli d’Italia chiede la sua estensione a fino a tre ore dopo il tramonto per la caccia agli ungulati. La lega fa analoga richiesta di estensione per anatidi e turdidi fino a mezz’ora dopo il tramonto. Inoltre si chiede che il periodo utile per la caccia al cinghiale sia esteso al quadrimestre completo che va da ottobre a gennaio.
Le proposte vertono anche sulla eliminazione dei giorni di silenzio venatorio del martedì e venerdì. La proposta della Lega è quella di tre giorni di caccia a scelta del cacciatore a cui poter aggiungere nei mesi di ottobre e novembre due ulteriori giornate per la caccia da appostamento che dovrebbe non più essere esercitata in via esclusiva.
Grande novità sarebbe l’accoglimento della proposta della maggioranza che prevede l’utilizzo dei dispositivi di puntamento elettronici per la caccia di selezione e dei visori notturni nel controllo del cinghiale. Anche per l’uso dei natanti, la richiesta che il divieto del loro utilizzo per lo sparo valga solo per quelli a motore.
La Lega inoltre richiede di abolire il divieto di caccia nei valichi montani, mentre è un po’ più morbida la posizione di Fratelli d’Italia che chiede che siano le Regioni ad individuare i valichi nei quali istituire ZPS.
Anche lo status giuridico dei richiami vivi con la possibilità di far uscire da questo i richiami vivi allevati cattività.
Altra richiesta di modifica è relativa all’annotazione dei capi abbattuti sul tesserino, non più appena eseguito l’abbattimento ma solo dopo l’avvenuto recupero del capo. Anche per la caccia di selezione l’ulteriore di chiesta di far valere le abilitazioni acquisiste dal cacciatore su tutto il territorio nazionale. Superamento dello scopo di non di lucro per le aziende faunistico venatorie che potranno organizzarsi in impresa individuale o collettiva.
Infine la Lega con un ordine del giorno chiede il superamento del divieto di caccia allo stambecco con introduzione nell’elenco delle specie cacciabili.
TEMPI …. MENO DI UN MESE PER L’APPROVAZIONE
Due interessanti studi sullo stato di salute della specie.