MUNIZIONI E PIOMBO AMMESSI GLI EMENDAMENTI

L’esame delle Commissioni ha ammesso alla discussione gli emendamenti relativi al disegno di legge sull’utilizzo di munizioni in piombo e no toxic.

La seduta delle Commissioni riunite del 20 Settembre 2023 ha ammesso alcuni emendamenti escludendone altri.

Nello specifico sono stati ammessi gli emendamenti proposti dalla maggioranza relativi a munizioni di piombo e calendari venatori. Sono stati invece dichiarati improponibili gli emendamenti proposti dal Movimento 5 Stelle. Questi erano relativi alla assegnazione di un fondo di un milione di Euro per incentivare la ricerca sulGonaCon, un farmaco contraccettivo, che dallo stesso movimento è ritenuto interessante per limitare il proliferare di alcune popolazioni di fauna selvatica. Un ulteriore emendamento chiedeva la creazione di un ulteriore fondo di 10 milioni di Euro per indennizzare gli allevatori delle zone interessate dalla presenza di PSA.

Avversi i commenti di varie sigle del mondo ambientalista, che si sono subito attivate inviando lettere al Ministero dell’Ambiente e della Salute, oltre che ai presidente delle commissioni parlamentari, chiedendo il ritiro degli emendamenti ammessi. La loro valutazione è che i suddetti emendamenti mirano alla cancellazione di ogni forma di controllo sulla caccia. Questo sul piano scientifico con la richiesta cancellazione dell’obbligo di richiedere il parere ISPRA sui calendari venatori. Identica valutazione sul piano istituzionale e giuridico, con la concessione fatta alle Regioni di definire liberamente quali specie selvatiche dichiarare cacciabili, con l’impossibilità ulteriore di chiedere ai giudici dii definire la sospensione della caccia in casi di particolari casi di gravità o urgenza.

Alterna la posizione del PD che da un lato con il senatore Vaccari a più riprese ha sollecitato il governo a fare in fretta per dare certezze ai cacciatori e dall’altro, il senatore Basso, lamenta l’ammissione degli emendamenti che intendono definire le sanzioni amministrative per coloro che dovessero detenere munizioni non consentite in zone sussiste il divieto di utilizzo.