SICILIA: PERCHE´ALCUNE ASSOCIAZIONI VENATORIE SI E ALTRE NO?

SICILIA: PERCHE'ALCUNE ASSOCIAZIONI VENATORIE SI E ALTRE NO?  CACCIA

On.le Presidente, On.le Assessore, On.li Deputati, facciamo seguito al nostro comunicato del 06 Giugno 2014 , che per opportunità alleghiamo, ed alla corrispondenza successivamente intercorsa con qualche Deputato Regionale, ed in particolare con l’On.le Angela Foti del M5S, che con una nota prendeva atto “con grande rammarico” del fatto che le scriventi Associazioni sono “poco e male informate” ed assicurava che “in alcun modo la Commissione ha inteso escludere nessuno, e questo è stato messo in chiaro più volte, all’inizio e durante la seduta”.


Apprendiamo infatti, da un comunicato di altre Associazioni Venatorie apparso sul sito sindacatonazionalecacciatori.it che in data 18 giugno 2014 la IV commissione dell’A.R.S. si è nuovamente riunita per discutere delle modifiche alla Legge Regionale sui Parchi, alla presenza di due sole Associazioni Venatorie. Gli autori di tale comunicato, all’evidente fine di accaparrare consensi e tessere per le proprie associazioni, si dicono sconcertati del fatto che alla riunione non abbiano partecipato le maggiori Associazioni Venatorie, comprese quelle nazionali operanti in Sicilia, sottolineando come, nel corso della seduta, abbia preso la parola il Dott. Giovanni Di Giunta in rappresentanza di due Associazioni Venatorie, Liberi Cacciatori Siciliani e Associazione Nazionale Cacciatori, oltreché del Sindacato Nazionale Cacciatori, cui le due Associazioni si affiancano.

Il comunicato si chiude con un interrogativo: le “altre” Associazioni Venatorie (per intenderci, Federazione Italiana della Caccia, Federazione Siciliana della Caccia, Italcaccia, Enalcaccia, Anuu Migratoristi, Arcicaccia, CPAS, Regno delle Due Sicilie, Regioni d’Europa, Libera Caccia, ecc.) non hanno inteso partecipare oppure non sono state neppure invitate? Gli autori del comunicato evidenziano, coi medesimi fini propagandistici, che, nell’uno come nell’altro caso, le “altre” Associazioni Venatorie avrebbero perso di credibilità, o perché menefreghiste, o perché neppure prese in considerazione dalla Politica.

Senza assolvere ad alcun obbligo giustificativo nei confronti di un comunicato così fazioso, teniamo a precisare che le “altre” Associazioni Venatorie, anche quelle nazionali operanti e legalmente riconosciute in Sicilia, non sono state invitate e non hanno ricevuto la bozza del DDL. Per la verità, risulta che, oltre alle Associazioni affiliate al Sindacato Cacciatori, sia stato invitato anche il Consiglio Siciliano della Caccia, e tuttavia solo formalmente, poiché la comunicazione è stata inviata ad un indirizzo di posta elettronica non presidiato!

Non vogliamo cedere alla tentazione di credere che la Politica, nel tentativo di cercare facili consensi e plauso, si sia assicurata solo la presenza degli “amici” arrendevoli e favorevoli, di coloro cioè che per abitudine si inchinano speranzosi di ottenere qualche “riconoscimento” e si sia invece ben guardata dal cercare coloro che, con cognizione e scienza, operano in difesa dei giusti diritti non solo di una ristretta cerchia di persone, ma dei cittadini tutti. E non ci facciamo neppure sfiorare dal dubbio che la Politica intenda tributare visibilità, e quindi un indiscutibile vantaggio anche in termini economici, a talune Associazioni a discapito di altre, poiché tale comportamento integrerebbe gli estremi di un illecito, anche abbastanza grave.

Tuttavia, per allontanare da noi il pensiero che i rappresentanti del Popolo siciliano abbiano operato una scelta di comodo partecipativa, con omissione ed esclusione volontaria degli aventi diritto all’invito, e che quindi ci troviamo di fronte ad un inqualificabile danno alla democrazia ed alla collettività, chiediamo alla stessa Politica, ed in particolare al Presidente Crocetta, agli On.li Deputati, agli Assessori, di volerci chiarire:
1) Il criterio in base a cui sarebbe stata operata questa scelta, escludendo il 90% delle Associazioni riconosciute in Sicilia.
2) Se l’ “accreditamento” di talune Associazioni, a discapito di altre, dipenda da una mera svista o da una precisa opzione politica.

Attendiamo fiduciosi la risposta agli interrogativi sopra formulati ed in tale attesa “tenteremo” di farci ascoltare dall’Assessore utilizzando gli unici canali che la Legge prevede. Nel frattempo speriamo che chi oggi dice di “potere” faccia davvero del bene alla caccia, così come speriamo che quei pochi “politici” che senza vanto lavorano nell’ombra e nell’interesse di tutti riescano a risolvere le problematiche delle Isole minori e delle altre zone della Sicilia ingiustamente martoriate dai vincoli. Distinti saluti


Tratto da www.ilcacciatore.com