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AB AGRIVENTORIA BIODIVERSITALIA: GIA’ TANTA ATTIVITA’ PER IL 2024
AB Agrivenatoria Biodiversitalia non è nata da molto ma ha già le idee chiare sul fatto che è necessario fare per ottenere risultati. E soprattutto raccontare cosa si fa.
Attraverso una nota l’associazione ha diffuso notizie sulle varie attività sviluppate.
PSA
Nel solo Piemonte la presenza dell’epidemia ha causato nel 2022 lo stop dell’attività venatoria in provincia di Alessandria, cosa che ha arrecato un forte danno alle aziende ove si esercita la caccia, sia di tipo agrituristico venatorio che di tipo faunistico venatorio. Per di più tale danno si è sommato a quello generato la stagione venatoria precedente dovuto al covid. A loro favore c’è stata l’attività di AB verso il Ministero per uno stanziamento. Nella nota AB afferma che, purtroppo, solo una parte delle richieste sono state accolte. Ricorda inoltre che le domande scadranno il 27 luglio, quindi tra pochissimi giorni.
Regime IVA
Altra questione sulla quale AB si sta impegnando a fondo è il regime IVA agevolato per l’acquisto della selvaggina. Allo stato attuale l’IVA è al 22%, la stessa di servizi e beni di lusso, mentre quella normalmente applicata alle carni e all’alimentazione umana in genere è del 10%. Si ritiene che la selvaggina acquistata dalle riserve di caccia ed immessa sul territorio per l’esercizio della caccia sia in ultima analisi destinata al consumo umano di coloro che la catturano per via del suo elevato pregio. Per questa ragione AB ha inviato all’Agenzia delle Entrate una interpellanza finalizzata al passaggio dell’attuale IVA dal 22 al 10%. Questo anche in analogia con ciò che succede per l’acquisto di pesci destinati alla pesca sportiva.
Pagamento tassa di concessione AFV e AAV in Veneto
La Regione Veneto ha richiesto a AFV ed AAV il pagamento della tassa di concessione annuale sia a gennaio 2024 che a giugno 2024, ossia due volte legando tale richiesta al meccanismo di rinnovo delle concessioni con il piano faunistico. AB si è attivata per i propri iscritti con un ricorso gerarchico al Presidente della Regione Veneto chiedendo la restituzione delle somme che si ritengono indebitamente versate. La richiesta non ha oneri per gli iscritti ed è ancora aperta per altre aziende vogliano aderire all’iniziativa.
Umbria e prelievo della selvaggina migratoria
Il Regolamento Regionale di regione Umbria per le aziende faunistico venatorie, prevede il prelievo della fauna migratoria solo per colombaccio e germano reale. All’atto pratico quindi in tali aziende non è possibile caciare tordi ed altre specie di fauna migratoria. AB ha chiesto alla Regione di adeguare il Regolamento all’attuale normativa nazionale, consentendo il prelievo venatorio di tutte le specie migratrici previste dal calendario venatorio.
Starna e calendari venatori
ISPRA ne suo parere 2024 sui calendari venatori ha escluso la starna dal prelievo venatorio chiedendo alle regioni di non includerla tra le specie cacciabili. Ciò comporta anche l’esclusione della stessa dalle attività di ripopolamento. AB si è attivata con una lettera ad ISPRA rilevando la difformità del parere espresso quest’anno con quello delle stagioni precedenti. Di fatto il parere 2024 crea una notevole preoccupazione tra gli allevatori, che hanno pronti i capi per le attività di ripopolamento. Il danno economico per queste attività sarebbe elevatissimo. AB nella lettera ad ISPRA ha fatto anche notare che il parere dell’Istituto è in totale discordanza con quello espresso dal Comitato Tecnico Faunistico Venatorio Nazionale, parere che da quest’anno, ha rilevato, ha la medesima valenza di quello di ISPRA.
Ultima attività in ordine di tempo è stata l’organizzazione di concerto con Fondazione UNA, del convegno “Posto degli animali nella Costituzione”, come previsto dall’art. 9 della Costituzione. Il convegno ha visto la partecipazione di esperti di elevato livello a da partire da Daria de Pretis Vicepresidente della Corte Costituzionale.
AB, assieme a Federparchi e Fondazione Una è inoltre impegnata nel raggiungimento degli obietti OECM ossia l’individuazione di aree geograficamente definite diverse da un’area protetta, che sono governate e gestite in modo da ottenere risultati positivi e duraturi a lungo termine per la conservazione in situ della biodiversità, con funzioni e servizi ecosistemici associati e, ove applicabile, aspetti culturali, spirituali, socioeconomici e altri valori rilevanti a livello locale. E proprio in questa direzione AFV e AAV possono rappresentare l’esempio perfetto di OECM, per riconoscere la conservazione a lungo termine, cosi difficile da realizzare al di fuori delle aree protette.
L’attività di AB è fortemente orientata al supporto totale di AFV e AAV la cui gestione ha un programma annuale e l’attività venatoria risulta rigidamente regolamentata agevolando la continuità della biodiversità.
Per questa ragione è continua da parte di AB l’attività sindacale per far approvare dal Governo delle misure in grado di fornire un sostegno concreto ai gestori degli istituti privati nelle loro attività di programmazione, dal punto di vista economico e nell’ottica di una costante riduzione di tutti gli aspetti burocratici.
Niccolò Sacchetti, Presidente di AB Agrovenatoria Biodiversitalia ha affermato che l’Associazione sta rapidamente diventando il punto di riferimento delle Aziende Faunistico ed Agrituristico Venatorie a livello nazionale, che fornisce anche alle Aree Addestramento Cani ed agli Allevatori di selvaggina il supporto tecnico e politico necessario a proseguire la loro attività nel migliore dei modi”, ha commentato Niccolò Sacchetti, Presidente di AB Agrivenatoria Biodiversitalia. AB dispone infatti di una collaudata struttura tecnico-scientifica che, grazie alla disponibilità dei propri operatori, è in grado di rispondere alle necessità e alle richieste di tutti gli Istituti faunistici privati. Numerose sono le sfide che ci attendono nel prossimo futuro ma grazie al lavoro della nostra struttura e all’esperienza data dalla collaborazione diretta con Coldiretti, siamo fiduciosi e guardiamo avanti certi di lavorare con convinzione e determinazione a tutela degli istituti privati.
Paolo Banti – Coordinatore Nazionale di AB – ha integrato il pensiero del Presidente affermando che AB è disponibile a raccogliere le sfide future e pronta al confronto con tutte le istanze che arriveranno dalle aziende presenti nei vari territori. La Redazione di cacciainfiera.it è sicura che ciò avverrà con il massimo slancio ed abnegazione.