BANDO DEL PIOMBO: PER ARCICACCIA SONO NECESSARIE ALTERNATIVE CONCRETE E TRANSIZIONE EQUILIBRATA
La UE venatoria è in fermento sulla possibilità del bando del piombo dall’uso venatorio e non solo. La posizione di Arcicaccia.
Arcicaccia è intervenuta sulla questione del bando Europeo del piombo affermando che purtroppo, questa svolta era nell’aria, e non sappiamo al momento come si svilupperà effettivamente.
Se il provvedimento fosse approvato con l’attuale formulazione il divieto si applicherà dopo tre anni per le munizioni a pallini e dopo un anno e mezzo per le munizioni a palla. IL tiro sportivo avrebbe invece tempi più lunghi per adeguarsi. Ciò secondo il pensare dei proponenti dovrebbe consentire all’industria di adeguarsi alla produzione di alternative efficaci.
Per Arcicaccia i tempi definiti non sono sufficienti e nella sua nota afferma che se questa modifica sarà approvata, dovranno essere realmente disponibili alternative con efficacia e prezzo simile a quello delle munizioni in piombo – scrive -. Le scorte di munizioni attualmente possedute dai cacciatori dovranno poter andare a naturale esaurimento. Solo in questo modo la transizione verso munizioni meno impattanti potrà essere svolta in maniera ordinata, senza penalizzare i cacciatori e senza ingenerare il problema dello smaltimento di grandi quantitativi di munizioni, ormai inutilizzabili, che da qualche parte dovranno pur finire.