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COMITATO 477 SU DIRETTIVA ARMI … VITTORIA MUTILATA
Il Comitato 477 all’indomani della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto 104 ed a seguito della circolare applicativa del 12 settembre ha avuto modo di fare un bilancio: luci ed ombre.
La prima valutazione del Comitato è che anche grazie al proprio impegno profuso in questi mesi il comparto armiero ed i detentori di armi abbiano ottenuto dei miglioramenti. E questo è già di per se un elemento positivo.
Nello specifico si elencano quali aspetti positivi i seguenti punti:
– È passato da 6 a 12 il numero delle armi sportive che possono essere detenute, anche se in passato alcune armi sono state messe da parte perché ritenute non più utilizzabili nell’esercizio di caccia.
– I colpi consentiti nei caricatori non soggetti a denuncia sono passati da 5 a 10 nelle armi lunghe e da 15 a 20 nelle armi corte.
– E’ definita la qualifica di tiratore sportivo ed a questi non si applicherà il divieto di detenzione di armi in Cat. A6 e A7 e dei caricatori maggiorati.
– Gli Ufficiali Medici potranno tornare a rilasciare le certificazioni sanitarie per porto d’armi, nulla osta e semplice detenzione.
– Razionalizzazione e chiarimento del valore della riabilitazione per il rilascio delle licenza di porto d’armi.
– Nuove modalità di denuncia della detenzione armi che è ora possibile via pec a tutti gli uffici di PS e non solo alle Questure.
– Uniformazione di trasporto ed uso delle armi da collezione.
– Eliminazione delle previsioni che avrebbero vietato la vendita di armi per corrispondenza o con contratto a distanza.
– Conferma della necessità di sollecito da parte dell’Autorità di PS per la presentazione della certificazione medica per i meri detentori di armi ed estensione da 30 a 60 giorni del termine per adempiere.
Il Comitato però nella sua analisi rileva anche delle negatività, punti che pur proposti e sui quali si è battagliato non sono stati presi in considerazione dal legislatore in particolare sull’acquisto di munizioni e sulla discrezionalità nell’inserire da parte degli organi di PS immotivate prescrizioni limitative.
Altro aspetto considerato grave, al limite della costituzionalità è il concetto di retroattività sul possesso della armi in cat. A6, A7 ed A8 e dei caricatori maggiorati. Per effetto di ciò dal primo gennaio risulterebbero fuori legge coloro che li hanno legittimamente acquistati nel 2017, senza aver avuto l’accortezza di qualificarsi come tiratori sportivi.
Non si è inoltre capito il motivo che ha portato alla eliminazione del nulla osta del Prefetto per l’acquisto di armi per corrispondenza, che, costituendo un controllo ulteriore in aggiunta al nulla osta del questore o al porto d’armi, nei fatti già soddisfaceva ed anzi superava i livelli di controllo richiesti dalla direttiva. Il risultato di tale eliminazione è che dal 14 settembre l’acquisto a distanza è possibile solo tramite operatori professionali.
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