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RIGATA EXPERIENCE: FRANCHI HORIZON COLORED
Un pomeriggio trascorso a tarare e divertirsi su bersagli, una serata in altana in una attesa infruttuosa al cinghiale …. una cena post venatoria. Una bella esperienza di caccia in compagna di Franchi e della sua Horizon Colored.
Nell’ambito della Franchi Experience, contenitore a metà tra il ludico e il tecnico specialistico, abbiamo avuto modo di prendere confidenza con la visione venatoria di Franchi e per il comparto “canna rigata” con la sua Horizon, carabina bolt action, nata due anni or sono con l’unica finalità di insidiare gli ungulati. Due anni di successi con i quali Franchi, che mai aveva prodotto una bolt action, ha iniziato a penetrare il mercato di questa tipologia d’arma, riscuotendo il giusto apprezzamento per il vantaggioso rapporto qualità prezzo.
Per la prima volta nelle mani di CacciainFiera la Horizon di Franchi nella sua versione Colored, è stata molto apprezzata dal nostro personale per la bontà dei materiali e la qualità del loro assemblamento, la fluidità dell’azione e la saldezza dell’impugnatura unitamente alla notevole stabilità in appoggio al contrario di molte altre concorrenti che latitano in questa direzione, con relativi limiti di stabilità sia in poligono che in appoggi naturali di fortuna in campagna.
Appena presa tra le mani, la carabina trasmette immediatamente la sensazione di un grip perfetto (versione Colored ha affusto in polimero) e subito spicca all’occhio la filettatura nella parte terminale della canna, utile per chi lo desidera, all’inserimento di un dispositivo di riduzione del rinculo, consigliabile magari per chi ha fisico minuto o nel caso abbia scelto uno dei calibri “consistenti” nei quali può essere camerata la Horizon. L’arma al maneggio risulta comunque molto ben bilanciata e stabile, tale da farla apprezzare anche senza dispositivi di riduzione del rinculo.
La canonica prova di taratura, anch’essa parte dell’esperienza venatoria di giornata, ci ha portato all’aperto in una delle magnifiche zone di Valle di Fiordimonte scelta per l’assenza di ventosità e li in una giornata ben calda si sono potuti iniziare ad apprezzare tutti quelli aspetti che non rilevi mai sinché non sei sul terreno di caccia. Il caldo ha reso le mani sudate e ciò ha permesso di apprezzare quanto il materiale polimerico e la sua lavorazione fossero efficienti per garantire la saldezza di presa della carabina.
Franchi si è adoperata per proporre una prova di tiro molto simile ad una altana di caccia, realizzando un piano su cui poggiare le armi, testate in calibro 308 W e 30.06 Spring, i calibri sicuramente più apprezzati dai cacciatori dell’appennino che alternano la loro passione, tra cinghiale, capriolo, cervo e daino.
Entrambe le armi utilizzate erano praticamente nuove, con pochi colpi all’attivo e quindi meccanismi di sparo e otturatore pochissimo rodati, eppure in questo contesto il tutto è apparso estremamente fluido nei movimenti e ben presto ci siamo abituati anche alla lunghezza dell’azione, un leggermente superiore ad altre bolt action. L’otturatore è dotato di scatto decisamente netto, con scorrimento molto pulito e pur essendo arma priva di stecker, il grilletto alla trazione risulta decisamente fluido e primo di movimenti e di facile utilizzo.
Ci siamo cimentati con queste due versioni della Horizon Colored su una taratura alla distanza di 130 metri, scelta per replicare le spaziature dell’area ove poi saremmo andati a caccia. Per la versione in calibro 308 W si sono utilizzate munizioni da 150 grani, mentre la Horizon camerata in 30.06 avevamo a disposizione munizioni 180 grani. Sin dai primi colpi sparati con entrambi i calibri, si è potuta apprezzare la quasi assenza di rinculo, la cui bassa percezione, anche con le suddette munizioni, era anche possibile attendersi vista la leggerezza della Horizon. Evidentemente l’ottimo lavoro progettuale ha ottenuto un eccellente bilanciamento dei pesi che contrasta ottimamente il rinculo unitamente alla notevole efficienza del calciolo.
La sicurezza è uno degli aspetti che Franchi ha curato con particolare attenzione nella sua Horizon e ben si nota al primo maneggio. La sicura è sulla parte terminale destra dell’azione e si attiva con estrema facilità grazie ad un pomellino zigrinato, di agevole azionamento anche in inverno e con guanti di elevato spessore. La sicura permette di aprire l’arma carica per effettuare le operazioni di scaricamento in assoluta sicurezza e molto facile risulta l’estrazione dell’otturatore che si ottiene con lo sgancio tramite bottoncino.
La Horizon non è dotata di serbatoio amovibile ma abbastanza facile nella sua esecuzione è il caricamento che si opera dalla finestra di espulsione. Non immediato per chi è abituato ai caricatori estraibili, ma che diventa naturale dopo qualche prova.
La prova in altana è stata decisamente la “vera” uscita di caccia, perché la giornata venatoria può essere infruttuosa se la preda non arriva, cosa che questa volta è successa. Ovviamente ciò non ha limitato la capacità di valutare la Horizon Colored anzi le infruttuose ore di attesa hanno permesso di fissarsi ancora meglio nella mente tutte le buone sensazioni acquisite in precedenza. Ed inoltre la mente ha iniziato a prepararsi al seguito di questa esperienza di caccia: consumare una cena con gli amici che hanno partecipato all’azione venatoria in altre altane.
Cacciatori più o meno fortunati si sono ritrovati alle 22:00 alla casa di caccia, e mentre i racconti sulla giornata prendevano corpo, intensi come la caccia sa regalare, la cena preparata da Iris che di Franchi Food Academy è la grande anima, è iniziata con una serie di portate volte a celebrare le carni di selvaggina e i molti modi con i quali queste ricco frutto della natura è in grado di allietare le mense. Accompagnati da un Rosso Piceno degno dei buoni intenditori, Iris ha presentato tartare di capriolo ai ribes rossi con yogurt greco, frutto della passione e granella di nocciole tostate, crescia sfogliata con trita di cinghiale al rosmarino, valeriana e stracchino, Focaccia con mortadella di cinghiale …. E con questi si era solo agli antipasti. L’abbondante e gustoso primo era costituito da una eccellente tagliatella al ragù bianco, per poi passare ad un secondo costituito da lombo di cervo scottato che ha accompagnato gli amici nel dopo cena, ove, come durante il lauto pasto, d’altronde, l’esperienza di caccia e di utilizzo della Horizon e le relative impressioni sono stati il cuore dei dialoghi.
A sentire le tante voci e disquisizioni sulla carabina si è capito quanto Franchi abbia fatto decisamente un buon lavoro, sia nel pensare alle esigenze del cacciatore, sia nel tradurle nell’arma che ormai tanti appassionati hanno nella loro rastrelliera. Decisamente la Horizon è una apprezzata realizzazione anche per per la cura dei tanti dettagli: da quelli del calcio che aumentano la stabilità di imbracciata sino a giungere a quelli deputati all’accoglimento della cinghia per coloro che usano utilizzarla nella caccia.
E personalmente sto facendo un insistente pensiero per far si che prossimamente una Horizon, magari in versione White 300 WM, possa divenire parte della mia collezione.
Luca Naticchi
Staff Cacciainfiera