TAR MARCHE RESPINGE IL RICORDO SUL CALENDARIO VENATORIO

Il ricorso era stato presentato da LAC e non era relativa alla stagione venatoria in corso bensì a quello del 2020/2021.

Pur essendo trascorsi due anni LAC ha ritenuto di essere ancora interessata all’emissione della sentenza.

Il TAR delle Marche ha perciò emesso una sentenza nella quale ha spiegato che non si può chiedere una pronuncia su una questione ormai già esaurita, tano più se, alla delibera impugnata ne sono seguite altre con medesimo oggetto.

Il TAR delle Marche ha precisato che per l’ottenimento di una sentenza positiva non è sufficiente essere interessati ad un risultato non più possibile. Risulta necessario un interesse concreto al conseguimento di un’utilità o un vantaggio.

Non è nemmeno di utilità per incidere sulla stagione in corso o sulle quelle future. IL codice di procedura amministrativa prevede che in nessun caso il giudice può pronunciarsi in riferimento a poteri amministrativi non ancora esercitati.