- Armi - Canna Rigata
- Balistica venatoria
- Canna Rigata
- Munizioni - Canna Rigata
- News
- News Canna Rigata
- Super News - Caccia in Fiera
- Super News - Canna Rigata
ULISSE UNION LEAGUE: INUTILE TENTATIVO DI “DISTRUGGERE” UNA BAR
I due protagonisti: Browning Bar e Fiocchi 30-06 145 grs
Grazie alle eccellenti munizioni Fiocchi 30-06 da 146 grs, di grane affidabilità e precisione, abbiamo stressato intensamente un Browning Bar, ma senza successo alcuno. L’occasione è stata la celebrazione dell’Ulisse Union League 2018.
Ulisse Union League, una grande idea che già da alcuni anni permette lo sviluppo zootecnico delle mute da cinghiale, promuove la socialità tra cacciatori ed accende la competizione. Sul tiro al cinghiale corrente, con l’utilizzo di munizioni Fiocchi si è voluto mettere a dura prova un Browning Bar 30.06 Composite Fluted ma ha vinto lei.
Union League è un progetto meritorio benedetto dagli appassionati e dai dirigenti delle associazioni venatorio, perché riunisce in se la componente di competizione cinofila riservata a mute di segugi, la grande socialità che si stabilisce tra cacciatori – e le molte cacciatrici – e viene messa alla prova la capacità di tiro.
Su quest’ultimo aspetto ci siamo voluti concentrare e cogliere l’occasione per verificare, come una carabina posta sotto stressante utilizzo possa reagire, magari degenerando nelle performance. Il pensiero del come farlo ha arrovellato la mente della grande anima della manifestazione – Roberto Catasti – titolare di C&C Hunting che tanti interessanti prodotti per la caccia importa e distribuisce.
Individuata la munizione adatta al calibro della sua personale Browning BAR ed ottenuta grazie all’importante supporto di Fiocchi nella 30-06 Springfield Full Metal Jacket da 147 gr. Ha potuto essere iniziato il percorso per stressare l’arma sapendo che le edizioni degli anni precedenti avevano permesso di sparare oltre 1.000 colpi. Ed infatti così è stato perché tra la competizione ufficiale e i molti appassionati che hanno voluto sparare fuori dalla stessa per provare arma, munizione e propria abilità su cinghiale corrente sono stati sparati circa 2.000 colpi in un preciso percorso che non ha previsto mai la pulizia dell’arma. Lo scopo era vedere, dopo lunghe sessioni continuative di oltre cento colpi consecutivi, come avrebbe reagito l’arma e quando – cosa che ci aspettava nei fatti – la Browning BAR avrebbe iniziato ad evidenziare i problemi palesabili nell’inceppamento dell’arma – aspettativa naturale per la mancata pulizia ed il conseguente accumulo di sporcizia.
Le munizioni Fiocchi, in tutta onestà, non hanno manifestato elevata capacità di “sporcare”, ma è chiaro che con l’immenso numero di colpi di cui sopra, ci aspettavamo che un’arma, la cui ripetizione è impostata sul recupero di gas, sarebbe andata in difficoltà senza una pulizia ordinaria ed anche straordinaria.
Ci aspettavamo qualche inceppamento, qualche mancata estrazione, forse talune mancate percussioni.
Nulla di tutto ciò se non la percezione di un lievissimo rallentamento dell’otturatore in fase di armamento, notato quando erano da molto stati superati i mille colpi senza nessuna pulizia.
La sorpresa è stata enorme, dal primo all’ultimo colpo, la BAR ha eseguito il ciclo di riarmo senza mai accusare difficoltà esecutive. Ed è chiaro che l’arma con l’uso enorme a cui è stata sottoposta, si è sporcata in tutte le sue parti – e su questo la fotogallery successiva ve ne darà un’idea – ma ha continuato a funzionare come e forse di più di tante celebrate armi militari. Addirittura alcuni tiratori hanno ripreso Roberto Catasti sulla sua scarsa cura nella pulizia dell’arma, ma l’esperimento era voluto e pianificato e Ulisse non ha potuto che celebrare la straordinaria efficienza delle munizioni Fiocchi e della meccanica della Browning BAR e delle sue performance.
Riccardo Ceccarelli