ANLC: ELEZIONI POLITICHE. NESSUNO PIANGA SUL LATTE VERSATO

rizzini fucili da caccia e tiro

Paolo Sparvoli Presidente dell’Associazione Nazionale LIbera Caccia, ricorda che il 25 Settembre, in occasione delle elezioni politiche si faranno molte scelete elettive che determineranno il futuro della nostra nazione ed anche della caccia italiana.

I nostri soci, ma anche tutti i cacciatori italiani sanno perfettamente che abbiamo sempre separato i legittimi convincimenti politici di ciascuno di noi dagli interessi – altrettanto legittimi – della caccia italiana. Insomma, a differenza di quanto hanno sempre fatto altre consorelle, la Libera Caccia è sempre stata fieramente libera, riuscendo a non legarsi a filo doppio con questo o quello schieramento politico e, proprio per questo, riuscendo a mantenersi equidistante e senza simboli e marchi. Detto questo, per chi non ci conoscesse o per chi avesse dimenticato questa nostra orgogliosa specificità, dobbiamo però ricordarci di essere cittadini e, come tali, di avere doveri e diritti nei confronti della società e della politica.

Quello fissato per il prossimo 25 settembre, infatti, è uno di quegli appuntamenti che non è esagerato definire di portata storica per tutta la società italiana. Anche per i cacciatori. Quindi, se abbiamo deciso di uscire dalla nostra tradizionale e documentata “apoliticità” è solo perché siamo profondamente convinti che mai, come in questo momento, il futuro della caccia è nelle nostre mani e che ognuno di noi – indipendentemente dalle idee personali – dovrà assumersi le proprie responsabilità con coscienza e soprattutto con grande coerenza, evitando, il 27 settembre di lamentarsi sul latte versato nelle urne.

Ci mancherebbe altro che invitassimo a votare per questo o per quello; ciò che vogliamo fare è ricordare che, se è vero che in tutti gli schieramenti e coalizioni politiche ci sono animalisti più o meno intransigenti, è altrettanto vero che nella coalizione che fa capo al PD, oltre i nomi ben noti della Serracchiani, della Boldrini e della Cirinnà (solo per citarne alcuni), ci sono anche e soprattutto gli “aggiunti” di SL e Verdi, capeggiati da due veri e propri nemici della caccia come Fratoianni e Bonelli che hanno inserito l’abolizione della caccia fra i primi tre punti del loro programma.

Proprio come a suo tempo aveva chiesto il guru dei 5Stelle, Beppe Grillo. Senza contare che Conte, il nuovo capo di questi ultimi, proprio mentre sto scrivendo, è alla ricerca di una ciambella di salvataggio fra le braccia accoglienti del PD. Non credo che Letta, che non perde occasione per mettersi in mostra a fianco di alcuni alti dirigenti venatori, abbia la volontà di cancellare la caccia. Ma è innegabile che abbia scelto degli alleati non proprio sereni con i quali governare il nostro Paese. Questo è tutto! Ognuno si comporti come crede e voti secondo i suoi convincimenti politici e la sua coscienza. Ma dopo, non lamentiamoci

(Paolo Sparvoli – Libera Caccia).

 

valle di fiordimonte riserva di caccia