Il TAR Abruzzo ha respinto il ricorso presentato da alcune associazioni contro la caccia al cervo prevista nel calendario venatorio.

Il TAR dell’Abruzzo attraverso un’ordinanza del 8 ottobre 2024, ha respinto il ricordo presentato da WWF, Lav e Lndc relativo allo stop alla caccia al cervo.

Il TAR ha ritenute inadeguate le motivazioni della richiesta, in considerazione del fatto che il cervo è specie cacciabile ai sensi della 157/92 e che la specie è tra quelle classificate a minor preoccupazione tra i vertebrati italiani.

Il TAR Abruzzo ha inoltre evidenziato che il calendario venatorio regionale è stato redatto in conformità con il Piano Faunistico Venatorio Regionale (PFVR) e che lo stesso è stato approvato dopo aver ottenuto una valutazione ambientale strategica (VAS) ed una valutazione di incidenza ambientale (V.Inc.A.) oltre che con il parere favorevole di ISPRA.

Con l’ordinanza il TAR Abruzzo ha quindi confermato la validità del calendario venatorio regionale per il 2024/25, rigettando la richiesta delle suddette associazioni e compensando le spese tra le parti.