FACE: TUTELA DEI MIGRATORI ACQUATICI DA PARTE DEI CACCIATORI

FACE ha inteso raccontare i vari progetti messi in campo dai cacciatori a tutela di molte specie di uccelli frequentanti le zone umide ed inseriti nella strategia Ue sulla biodiversità.

Innanzi tutto FACE puntualizza che il 41% dei progetti mirati alla protezione degli habitat si riferiscono ad are umide. Tendenzialmente tali tipi di progetti mirano alla creazione o manutenzione di acque libere già esistenti particolarmente frequentate da anatre selvatiche oche e trampolieri. Di queste naturalmente beneficiano anche altre specie che frequentano i luoghi umidi.

La sempre maggior cura dei siti umidi è ritenuta di importante rielevo al fine di contrastare la forte variabilità del clima. Il tutto è stato aggravato dalla presenza di predatori di nidi e da specie invasive, quali il cane procione, ed i cacciatori sono un’importate presidio contro il proliferare di tali specie a tutela degli uccelli acquatici.

Tra le varie attività messe in atto dai cacciatori per agevolare la prolificazione degli uccelli acquatici c’è la posa di nidi artificiali che ha avuto un buon successo in Polonia. I cacciatori della Polonia hanno gestito un progetto concentrandosi sui germani reali.

Face in prima persona in altri stati della UE hanno coordinato analoghe iniziative di tutela dei migratori alati delle zone umide.

Inoltre c’è l’imponente attività di inanellamento. Nell suddetta Polonia cacciatori ed ornitologi hanno inanellato in 8 anni 1.300 oche selvatiche al fine di studiarne le migrazioni nei vari paesi. Lavoro questo che ha permesso di acquisire importanti informazioni sui flussi migratori, sulla potenzialità riproduttiva e sulla mortalità, elementi utilissimo nella gestione di tutte le specie.