L’ASSOCIAZIONE CACCIATORI LOMBARDI ESCE DAL CUPAV
«Usciamo dal Cupav – afferma il presidente dell’Associazione Cacciatori Lombardi Fortunato Busana – per l’immobilismo che abbiamo registrato nell’ultimo anno e in precedenza, decisione sofferta ma presa all’unanimità. Sono stato uno dei creatori di questo raggruppamento, ma gli scopi iniziali sono venuti meno. Abbiamo quindi deciso di tornare in prima linea per la tutela della caccia e delle trazioni a essa collegate».
Tre i motivi all’origine della decisione: «la mancanza di iniziative concrete a tutela della passione venatoria, se non in modo formale e virtuale; il venire meno dello spirito e dei principi fondanti del Cupav che si basavano su una reale e leale unità d’intenti nell’affrontare e perseguire le tematiche venatorie e infine le divergenze emerse nella politica venatoria da tenere nei confronti e rapporti con Regione Lombardia».
L’uscita dal Cupav di Acl sembra non minacciare l’organizzazione di uno degli appuntamenti più importanti per i cacciatori, la manifestazione “Orgoglio Venatorio”. «Orgoglio Venatorio continua a esistere – precisail presidente di Acl -, ha un presidente, un comitato e uno statuto diverso dal Cupav. Orgoglio Venatorio darà un appuntamento non appena avremo identificato la sede dell’edizione che si svolgerà la terza domenica di maggio».
C’è movimento tra i cacciatori: si sta lavorando alla costituzione di un Comitato Interregionale concentrato proprio sulle tematiche del mondo venatorio. Nelle parole di Busana emerge tutta l’esasperazione che stanno vivendo i cacciatori. «La banca dati, per non parlare dell’ipotesi relativa al tesserino a lettura ottica – afferma Busana – sono interventi burocraticiche hanno complicato il nostro mondo. Fa specieche, grazie al censimento effettuato si conoscano tutti i tordi che vi sono in Lombardia, mentre non si conoscano tutti i clandestini e gli extracomunitari che si trovano nella nostra Regione».
Tratto da myvalley.it