CASTELFRANCO: VOLPI PERICOLOSE PER LA SALUTE

CASTELFRANCO: VOLPI PERICOLOSE PER LA SALUTE CACCIA

CASTELFRANCO
. Volpi, è allarme nella Castellana e nelle Pedemontana. Dopo quanto accaduto a Spinea dove un branco di volpi ha sterminato gli animali di una oasi naturale, anche nella Marca si delinea una situazione d´emergenza, come denuncia Paolo Maggion, presidente provinciale di Libera Caccia.
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«Il caso di Spinea ha fatto scalpore perchè riguardava animali d´affezione: ma qui è una strage continua di animali da cortile e selvaggina. Non fa notizia, come se ci fossero animali di serie A e di serie B. Chiedete ai contadini quanti animali morti devono raccogliere ogni mattina, vittime delle volpi che stanno dilagando».
 
DIVIETO DI CACCIA. Il perchè è presto spiegato: «La Marca – continua Maggion – è l´unica area dove la volpe non può essere cacciata ai fini del contingentamento a seguito del ricorso presentato dal consigliere regionale Andrea Zanoni prima al Tar e poi al Consiglio di Stato per vietare l´abbattimento.

Mentre è stata ritenuta corretta l´applicazione della norma regionale nelle altre province, siamo in attesa della decisione su quella di Treviso. Il Consiglio di Stato, pur ammettendone la correttezza, ha chiesto ulteriori dati circa la quantità di volpi nel territorio trevigiano, dove praticamente per oltre un anno non c´è stato nessun contenimento».

PERICOLO RABBIA. Nelle zone non urbanizzate si scoprono centinaia di tane di volpi: «solo a Vedelago ne abbiamo censite una quindicina» continua Maggion «Il problema però non è lo sterminio degli animali da cortile, ma la salute pubblica».

La volpe, essendo un canide, è portatrice di rabbia silvestre che può essere mortale per l´uomo, come è accaduto due anni fa nel Bellunese a seguito di morsi di cani domestici a loro volta infettati dal morso di una volpe. «E´ necessario provvedere subito ad un contenimento che può essere fatto solo con l´abbattimento.
 
La volpe per antonomasia è un animale astuto e predilige proprio le zone dove sa che non corre pericoli. Ci risulta che la Provincia sta già provvedendo con una nuova delibera».




Tratto da www.tribunatreviso.gelocal.it