LEGNANO: UN PARCO PER DUE, CACCIATORI E PODISTI POSSONO CONVIVERE
1595 ettari ma il parco del Roccolo sembra essere comunque troppo stretto per una convivenza pacifica tra cacciatori e frequentatori. E l´argomento torna in auge nel periodo dell´attività venatoria. Alcuni cittadini canegratesi hanno lamentato spari troppo vicini alle abitazioni ed il ritrovamento di pallini esplosi.
La presenza di persone armate, poi, ha allarmato i genitori che frequentano l´area verde con i propri bambini. Ed ecco la smentita dei cacciatori: non c´è stata alcuna denuncia a Canegrate verso i cacciatori, i pallini ritrovati non appartengono ad alcuna delle armi da loro utilizzate e la loro attività è regolata da norme rigide.
“Basta demonizzare un´intera categoria – chiedono in coro i cacciatori -. Se qualcuno ha sbagliato ed è dimostrabile, che paghi il singolo, non tutti. Vogliamo il rispetto che riserviamo agli altri: siamo stanchi di sentirci insultati mentre pratichiamo la nostra attività anche perchè siamo i primi a rispettare l´ambiente”.
La richiesta dei membri della sezione canegratese della Federazione Italiana della Caccia è semplice: una convivenza civile. E per conseguire questo obbiettivo propongono soluzioni concrete. “Vorremmo proporre un percorso alternativo per tutti i frequentatori del parco, lontano dalla nostra zona di addestramento – ha spiegato il presidente Walter Bigarella -.
La zona adatta sarebbe quella verso Busto Garolfo, dove già sono presenti percorsi tracciati”. Per una maggiore sicurezza, poi, i cacciatori hanno ricordato che ogni martedì e venerdì l´attività venatoria è interdetta in tutta Italia.
“Vorremmo sottolineare che la nostra attività non si limita a cacciare selvaggina nei mesi tra settembre e gennaio – ha concluso Bigarella -, ma come Federazione lavoriamo concretamente tutto l´anno a favore del parco, abbeverando gli animali, facendo la pulizia del bosco, piantumando alberi… non siamo dei delinquenti”.
E l´ultima attività della sezione canegratese ha riguardato il rinnovo del locale di via Manzoni. Con un investimento di circa 3mila euro (di cui il 90% a carico della società e il 10% a carico del Comune), i cacciatori hanno lavorato per rinnovare pavimento, intonaco, tetto, impianto elettrico e maniglioni antipanico della struttura.
Tratto da www.legnanonews.com