FRIULI: CANI DA CACCIA SCAMBIATI PER RANDAGI
Raffiche di multe assurde e illogiche per i cacciatori segugisti. La ragione? I cani, sciolti per stanare la selvaggina, vengono scambiati per randagi, e partono sanzioni amministrative per le doppiette, cui vengono addebitate il costo della chiamata, la lettura del microchip, della cattura e del mantenimento del cane in canile. E anche in caso di contestazione, i cacciatori devono sobbarcarsi i costi e le incombenze della pratica.
“Chiedo a regione e Provincia di mettere fine a questo equivoco”. Così il consigliere regionale Mara Piccin, con un’interrogazione ad hoc, invita la Regione a “predisporre regolamenti o azioni che facciano finalmente chiarezza”. Piccin ricorda che tutti i cani da seguita, per poter essere usati dai cacciatori nel prelievo degli ungulati, devono ottenere un’abilitazione rilasciata dalla Provincia di competenza che ne attesti le attitudini e la correttezza per tale uso, nonché l’ubbidienza nei confronti del conduttore.
E’ chiaro, quindi, che il segugista esercita l’attività venatoria solo quando ottiene tutte le abilitazioni della Provincia, per cui, chi è in regola, non può essere costretto a difendersi da accuse, fatte spesso in buona fede, ma che non hanno ragione di esistere. (Il presidente della Pro segugio regionale, Sandro Levan)
Tratto da www.ladeadellacaccia.it