EMERGENZA CINGHIALI PARCO DI PORTOFINO

rizzini fucili da caccia e tiro

Con il susseguirsi delle notizie sul Coronavirus rimangono indietro alcune notizie  e nei giorni scorsi in Consiglio Regionale Liguria  si è trattato il tema dell’aumento degli ungulati nel Parco del Monte di Portofino e relativi interventi necessari.

Augusto Sartori, esponente di Fratelli d’Italia ha richiesto delle azioni urgenti per la gestione della fauna selvatica, che non deve essere sottovalutata soprattutto nei comuni del Genovese, senza dimenticare l’aera urbana. Sartori ha spiegato la situazione ed il suo punto di vista anche in relazione all’illustrazione delle misure possibili e di quelle assunte riferite dall’Assessore alla Agricoltura Stefano Mai. Oltre a cil erano state illustrati alcuni altri punti, quali quelli relativi alle coperture finanziarie per i risarcimenti dei danni, il regolamento per la caccia al cinghiale in forma collettiva ed i fondi per permettere agli agricoltori le istallazioni di recinzioni elettrificate.

Altre azioni rappresentate dallo stesso Mai erano relative alla creazione di un Nucleo di Vigilanza Faunistico Ambientale e l’attivazione di una convenzione con il Comune di Rapallo, per arginare con la Polizia Locale, la presenza dei cinghiali nel centro urbano.

Mai aveva anche ricordato che l’attuale legge sulla caccia è in essere dal lontano 1992 e, come tale, non è adeguata ad affrontare il fenomeno attuale della proliferazione del cinghiale.

Ha ricordato inoltre che alla Regione Liguria è stata per ben due volte impugnata la norma che prevedeva la formazione specifica dei cacciatori e della loro azione non è possibile avvalersi.

La Liguria è stata l’unica Regione a cui è stata impugnata dal Governo due volte la norma che prevedeva una formazione ad hoc di cacciatori dei quali, quindi, oggi non possiamo più avvalerci”.