BENELLI TEST ADVENTURE 2025 – Parte Seconda

Dopo i test in poligono …. la caccia …. realizzata nella riserva appenninica di Valle di Fiordimonte con la piacevole nota dell’elevato livello di accoglienza scelta da Benelli nello splendido Resort di Borgo Lanciano.

La caccia, è alla fine, la logica destinazione di un test che vuol mettere a nudo le peculiarità di armi destinate a tale scopo. La caccia ti fa apprezzare il tiro, immette nelle nostre valutazioni la fatica, la temperatura esterna e finanche la pioggia che ci ha accompagnato in parte del nostro test, le posture non troppo comode che il territorio ti offre, il respiro affannoso per aver accelerato il passo e gli aspetti emozionali del cacciatore. E’ la fase probante e veritiera di un test che si prepara in un tiro a volo o in un poligono, ma che poi richiede di respirare aria venatoria per essere compiuto in pieno. Grazie a Benelli abbiamo potuto esercitarla non prima di aver apprezzato il relax di Borgo Lanciano che da un po’ di tempo opera in sinergia con Valle di Fiordimonte.

BORGO LANCIANO LA CULLA DEL RELAX

Luca Ascani, Direttore di Valle di Fiordimonte e Roberto Fiore, Direttore di Borgo Lanciano, hanno ben chiaro che le rispettive attività possono comunemente soddisfare le esigenze del cacciatore e di chi lo accompagna. Perché dopo una giornata venatoria su e giù per i versanti di Valle di Fiordimonte il cacciatore ha bisogno di rilassarsi e soprattutto rigenerarsi e quale miglior location se non quella del Resort di Borgo Lanciano a Castel Raimondo (MC) – a venti minuti dalla riserva.

Benelli test adventure fucili da cacciaStruttura diffusa di grande spessore che ospita i propri clienti in 54 soluzioni diverse tra camere e suite ed è dotato di tutto ciò che seve per ritemprare fisico e spirito. Il ristorante “I due Angeli” di cui è stata recentemente ampliato lo staff offre una cucina di grande spessore mentre gli ambiti del Relax sono perseguiti in Borgo Lanciano dalla Kimber Spa che totalmente ristrutturata nel 2021 ha già raccolto molti e prestigiosi riconoscimenti internazionali tra i quali, uno tra tutti il premio Miglior Luxury Wellnes Spa Sud Europa.

Il Resort mette a disposizione degli ospiti piscina riscaldata a 35 °C, docce emozionali aromatizzate e cromo terapiche, sauna finlandese a 60 e 90 °C, bagno turco, percorso Kneipp per chi lo desidera,  nonchè il bagno turco. Il personale della Kimber Spa altamente specializzato saprà guidarvi al meglio nella scelta di massaggi e trattamenti. L’area relax con il grande camino permette poi ai cacciatori di avere il lugo ideale e discreto ove scambiarsi le proprie impressioni venatorie. Chiudiamo questa divagazione, sicuramente dovuta per le sensazioni acquisite, segnalando che tutto che si vuol conoscere sul Resort Borgo Lanciano è fruibile al sito internet www.borgolanciano.it.

LA CACCIA A CANNA LISCIA

Questa ha visto protagonisti eccellenti setter, nervosissimi fagiani fermati sovente con le stoccate del Raffaello A.I Silver 28 e del sovrapposto 828 S A.I. Beccaccia in calibro 12. Due armi totalmente diverse che hanno un comune denominatore nella tecnologia Advanced Impact che al pari delle soluzioni immesse nella Lupo Alpha, è in grado di stupire. Benelli Advanced Impact non è innanzi tutto “la nuova canna” come taluni affermano in una sintesi troppo superficiale, ma un innovativo sistema balistico integrato di due elementi sinergici: canna e strozzatore. Le forme e le modalità di funzionamento sono talmente avanzate che Benelli ha coperto da brevetto la formula che costituisce la base teorica di questa avanzata tecnologia. Ciò ci ha indotto a ragionamenti profondi ponendo ciò che dichiara l’azienda – ossia l’accelerazione dello sciame dei pallini di circa 20 metri/sec alla bocca con tutte le munizioni rispetto a vanne tradizionali – come un elemento paragonabile al passaggio dalla polvera nera alle infumi, o alla ideazione e messa a punto delle strozzature. Invenzioni ed applicazioni ormai datate nel tempo ma che hanno segnato tappe nella evoluzione della canna liscia, ed allora come oggi siamo al cospetto di una nuova pietra miliare.

La sintesi del sistema Advanced Impact è il suddetto incremento di velocità dello sciame dei pallini, che come evidente porta un bel numero di benefici effetti sugli abbattimenti. A parità di distanza di tiro rispetto ad una canna tradizionale i pallini risultano interessati da una maggior energia cinetica da scaricare sul bersaglio, ma è anche vero che maggior velocità significa “vincere un po’ di più” la resistenza atmosferica, allungando di fatto il tiro utile. Due vantaggi di non poco conto, che si amplificano ancor di più rispetto a canne tradizionali se si fa utilizzo di pallini atossici. Questi – a parte il costoso tungsteno – hanno un peso specifico inferiore al piombo, fattore che li rende meno efficienti sulle lunghe distanze rispetto al tradizionale metallo. La maggior velocità impressa da Advanced Impact permette però ai pallini atossici di recuperare lo svantaggio in termini di lunghezza di tiro.

C’è poi da dire che le canne Advanced Impact hanno sezione più ampia delle tradizionali con profili di raccordo che partono dalla camera di cartuccia molto più lunghi e che terminano su una parte di tubo di sezione cilindrica a ridosso degli strozzatori di nuova concezione e maggiorati nella lunghezza. Il tutto stressa molto di meno i pallini periferici che in volo sono poi più efficienti garantendo oltre che la maggior distanza anche un notevole uniformità di rosata per minore dispersione. Questa è la teoria che a valle Fiordimonte abbiamo voluto mettere in pratica prima con il Raffaello A.I Silver 28 e poi con sovrapposto 828 S A.I. Beccaccia in calibro 12. Partendo dalla constatazione che ci saremmo trovati di fronte a fagiani, quindi galliformi consistenti, abbiamo pensato di testare il “piccolo” Raffaello prima con tiri ravvicinati per poi farli allungare progressivamente nei successivi incontri. Il risultato è stato quello di dimenticarci che avevamo in mano un calibro 28, perché i colpi anche sparati su bersagli abbastanza lontani davano abbattimenti puliti e risolutivi: evidentemente le rosate arrivavano compatte – e questo non sarebbe una novità per questo calibro – ma soprattutto con ancora una gran quantità di energia residua, e qui la sensazione che ci sia lo zampino dell’Advanced Impact è forte.

Raffaello A.I Silver 28

raffaello Benelli test adventure fucili da caccia

Naturalmente il Raffaello A.I Silver 28 non si apprezza solo per le performance del sistema canna-strozzatori, ma porta in sé tanti pregi già noti. Oltre alla bellezza delle forme insita nel progetto Raffaello, ci piace rilevare le belle sensazioni date dal Progressive Comfort, che integrato nel calcio è in grado di mitigare molto bene l’effetto del rinculo in maniera progressiva e proporzionale alla munizione; ciò è particolarmente significativo se si pensa che il mercato propone caricamenti in calibro 28 che vanno dai 22 fino a 32 grammi (ricordiamolo è camerato 76 mm magnum). Del nasello in poliuretano si riesce apprezzare l’efficacia di soppressione delle microvibrazioni sparando abbastanza colpi come è successo nel test. Abbiamo apprezzato la notevole ergonomia del Raffaello A.I Silver 28 che lo porta in mira con estrema facilità e il notevole grip dato alla forma della pistola e dell’asta unitamente alla zigrinatura presente. Con un peso inferiore ai 2,5 kg ci si trova di fronte ad un fucile molto maneggevole dall’immediato brandeggio, che alcuni potrebbero esse portati a pensarlo adatto magari alla piccola migratoria; tale percezione non è corretta sia per la dotazione degli strozzatori intercambiabili (2 KND 70 + 20 mm */** + 3 INTERNO 70 mm ***/****/ CYL) sia per l’esperienza maturata nel nostro test venatorio realizzato sui fagiani.

828 S A.I. Beccaccia cal. 12

828 S A.I. Benelli Test Adventure

La seconda esperienza su fagiani della giornata è stata con l’828 S A.I. Beccaccia cal. 12, arma che ti farebbe pensare essere destinata esclusivamente al tiro a breve distanza. Proprio per questa ragione, abbiamo evitato di sparare vicino concedendo ai selvatici un po’ di distanza. Il successo su tiri medio lunghi è stato totale, e in questo senso le Advanced Impact sono riuscite a stupire pur avendo anche scelto strozzature molto ampie. Come per il Raffaello A.I Silver 28, anche per l’828 S A.I. Beccaccia, le risultanti sono stati abbattimenti immediati e risolutivi che hanno fatto presumere, anche sulla distanza, rosate regolari e con pallini ad alta energia residuale. Ricordiamo che pur non avendoli testati tutti, l’arma ha in dotazione 3 strozzatori interni da 100 mm (***/****/CYL ) oltre all’Ampliator sempre interno da 100 mm. Oltre all’aspetto delle potenzialità sui tiri lunghi, totalmente soddisfatto, ci interessava poter confermare le sensazioni già avute in passato utilizzando il sovrapposto di Benelli. Bello il contrasto visivo tra il colore dei legni e lo scuro del calciolo (anche in questo caso associato al Progressive Comfort), del nasello e di bascula e canne. Legni che forniscono un grip notevole in tutte le condizioni ambientali e agevolano l’eccellente brandeggio in sicurezza, dato dalla lunghezza non eccessiva dell’arma (canne da 61 e 65 cm) e dal notevole bilanciamento generale. D’altro canto, ricordiamocelo, questa è una prerogativa irrinunciabile per un’arma che ha come prima destinazione la beccaccia e la sua caccia.

Le Lupo ampiamente testate in poligono, non hanno potuto ricevere il battesimo del selvatico, perché quelli che si sono presentati non erano quelli previsti dai piani di abbattimento, e le erbe alte e non sfalciate ed i cereali ancora in piedi, non concedevano molte chances all’osservazione. Ma le sensazioni di tiro del poligono sarebbero state sicuramente confermate. Due aspetti ci piace però sottolineare: la semplice messa in mira di suddetti selvatici non oggetto di abbattimento, ci ha permesso di apprezzare quanto sia naturale trovare la postura stabile ed utile di tiro anche al di fuori degli appoggi strutturali presenti nel poligono. Ed inoltre, un ulteriore elemento per la Lupo Alpha: l’abbiamo utilizzata “alla cerca” ed il suo peso di soli 2,6 kg ci ha permesso di portarla in mano, senza nemmeno la cinghia, per ore, senza che sentissimo un gravame sugli arti. Ciò ci fa immaginare che sia anche una carabina particolarmente adatta alle cacce effettuate in alta montagna.

A conclusione della due giorni di test il ragionamento fila su Benelli che continua a fare centro con i suoi prodotti; azienda che sperimenta ed innova di continuo, fruendo non solo di tutte le recenti acquisizioni della scienza dei materiali ma essendo essa stessa motore di progresso nel campo delle armi sportive per dare sempre ciò che serve all’appassionato. Cari amici cacciatori, pensate semplicemente a questo quando entrate in armeria.