SCEGLIAMO BENE IL FUCILE USATO: LE ARMI BASCULANTI


Con buona frequenza molti giovani futuri appassionati di caccia o di tiro a volo si trovano ad avvicinarsi a queste discipline senza una adeguata capacità di spesa.
Giocoforza debbono avvicinarsi alla scelta di un fucile usato e molo spesso, per la giovane età, chiedodo agli amici e vengono sopraffatti da una serie di informazioni e nozioni che a volta nulla hanno a che vedere con la precisa domanda: come scegliere un fucile usato.
In questo breve didascalico articolo è perciò nostra intenzione cercare di renderci utili elencando per sommi capi quelli che riteniamo essere gli elementi più significativi da considerare nella scelta di un fucile a canna liscia.


fucile da tiro avolo


L’acquisto dell’arma, in particolare se avviene da un privato cacciatore e tiratore e non tramite un’armeria, deve essere opportunamente oculato al fine di evitare spiacevoli sorprese. A tal proposito si richiede all’acquirente anche di porre attenzione sul modo di maneggiare l’arma del proprietario, su come la ripone, perché il suo modo di fare è sicuramente tipico di come la stessa arma è stata trattata durante l’esercizio.

Rilevato questo fattore comportamentale del venditore, vediamo di addentrarci un pò negli aspetti tecnici su quali effettuare una valutazione.

ASPETTO GENERALE DEL FUCILE: questo elemento è significativo e primario perché fornisce un’idea dello stato di conservazione dell’arma, che per definizione inizia a deteriorarsi nel momento in cui esce dalla fabbrica. La cura posta dal proprietario è però aspetto fondamentale in grado di rallentare il fisiologico deterioramento. La suddetta non è solo relativa al quanto è stato utilizzato il fucile, aspetto che come vedremo è estremamente importante, ma anche all’aver utilizzato il fucile in maniera razionale, riducendo al minimo con efficace manutenzione e pulizia le azioni degli agenti atmosferici e dell’usura.
Perciò dovremo porre attenzione allo stato generale dei legni, scorrendo con le mani alla ricerca di incisioni o ammaccature. Queste oltre ad essere di per se un danno configurano una scarsa cura del proprietario e tali urti potrebbero avere anche riscontri in parti non a vista dei meccanismi di sparo. Occorre verificare anche visivamente la parte esterna delle canne al fine di valutarne la brunitura; questo perché un fucile molto utilizzato (in particolare il fenomeno è riscontrabile sulla doppietta) può presentare una decolorazione all’altezza della mano di appoggio.


bunitura del fucile


LEGNI: il fucile (a meno che non sia in polimero) presenta essenzialmente due parti in legno: il calcio e l’asta o poggiavano. Entrambe in fucile poco utilizzato ed indipendentemente dal pregio del legno dovrebbero essere in buono stato, senza incisioni e/o ammaccature. Inoltre è necessario verificare che non ci siano negli stessi dei principi di spaccature o spaccature vere e proprie. E’ poi necessario verificare che gli strati di protezione con i quali tutti i produttori trattano i legni non siano screpolati. Tali trattamenti realizzati per creare una barriera all’umidità dell’aria, possono se screpolati aver perso la loro originaria funzione e aver permesso che i legni abbiano assorbito acqua. L’accuratezza dell’osservazione nel caso dell’asta deve essere posta sia all’esterno che all’interno. Se il calciolo appare danneggiato, il suo valore è ridotto ed è facilmente sostituibile, ma in questo caso occorre comunque indagare perché potrebbe essere comunque sintomo di maltrattamento dell’arma.


poggiamano del fucile da caccia

CANNE: lo stato di conservazione delle canne viene ad essere minato sicuramente da tre fattori: dagli agenti atmosferici, dall’intenso utilizzo e dalla negligenza nella attività di pulizia. In particolare la pulizia, se effettuata con rigore e costanza è un elemento che può contribuire molto alla riduzione dei suddetti effetti.

Gli agenti atmosferici ed in particolare l’umidità alla quale viene sottoposto il fucile durante l’esercizio venatorio o tiravolistico, tendono a deteriorare le canne da un punto di vista chimico con l’insorgere di ruggini che riducono l’efficienza meccanica delle canne. Tale fenomeno sarebbe molte volte semplicemente controllabile se al termine della battuta di caccia il fucile fosse passato con un panno bagnato da uno dei tanti prodotti presenti in commercio. La presenza di ruggini di per se non è elemento che possa indurre a pensare che il fucile abbia sparato molto, ma indica invece negligenza, nella cura e nella manutenzione.

Aspetto ben diverso è invece quello dell’usura da utilizzo. Questo aspetto provoca deterioramento meccanico ed affinamento delle canne. Semplicemente guardando la volata delle stesse si può verificare un assottigliamento dello spessore e questo è un fattore negativo indice di un elevato utilizzo dell’arma.


vivo di volata fucile da caccia


Ovviamente occorre anche traguardare dentro le stesse e verificare se ci sono anomalie nella loro linearità o impiombature. Se si notano certi elementi, dato che è difficile valutarne la gravità, e meglio desistere dall’acquisto di quell’arma, poiché ci troviamo di fronte a cause predisponesti il più grande fattore di rischio per un’arma: lo scoppio della canna.

Alla stessa stregua se si notano rigonfiamenti esterni, è probabile che quel fucile abbia subito un “fuoco lungo” e una cartuccia sparata abbia scaricato la propria pressione in maniera anomala ben oltre la camera di scoppio. Anche in questo caso è buona norma non procedere all’acquisto di quell’arma.
In ultimo la parte posteriore dell’arma; occorre verificare che le chiusure e ramponi siano in buono stato e che l’arma chiusa abbia un serraggio perfetto. Eventuali movimenti nel sistema di chiusura dovrebbero indurre ad abbandonare l’idea di acquistare quel fucile.


batterie del fucile da caccia


BATTERIE: sono il cuore del sistema di sparo e costituite da una serie di componenti metalliche e molle. I fucili basculanti doppiette e sovrapposti, possono avere gruppi batterie/scatto molto diversificati. In particolare i sistemi holland holland sono costituiti da cartelle esterne che nella maggior parte dei casi consentono l’accesso alle batterie. Una ispezione del loro stato in questo caso è possibile e consigliata.

Negli altri sistemi anche la semplice efficacia dello scatto tirando il grilletto come quando si spara può risultare indicativa sullo stato di efficienza. Per le doppiette, esiste anche la variante dei cani esterni, che debbono essere verificati nella efficienza in particolare delle molle.

Scegliere un fucile usato è comunque una pratica che richiede molta esperienza, che non può essere surrogata dalle poche righe di questo articolo, perciò in caso di volontà di acquistare un fucile usato, la cosa migliore è di farlo visionare da un armiere di fiducia, la migliore garanzia in questi casi.


Alessio Ceccarelli