MARCHE: MODIFICHE AL CALENDARIO PER CINGHIALE, STARNA E COTURNICE

Integrazioni ampiamente condivise dalle Associazioni venatorie e agricole quelle introdotte in questi giorni al calendario venatorio marchigiano 2009/2010, emanato il 6 luglio scorso.

Come spiega il Vice Presidente della Giunta Regionale e assessore all´Agricoltura, Paolo Petrini, in particolare si è voluto affrontare le peculiari situazioni in cui si trovano specie assolutamente diverse fra loro, quali cinghiale, starna e coturnice.

Per quanto riguarda la popolazione del suide selvatico, accreciutasi a dismisura fino a divenire un vero e proprio problema per le colture e la sicurezza stradale, essa dovrà essere contenuta grazie all´aumento del limite giornaliero di abbattimento, da uno a cinque capi al giorno, da parte dei singoli cacciatori marchigiani.

La starna, al contrario, non potrà essere prelevata nei territori della Comunita’ montana Esino-Frasassi e della provincia di Pesaro e Urbino, su richiesta delle stesse autorità locali per salvaguardare il progetto di reintroduzione della specie attuato negli ultimi anni dall’Area regionale protetta, dall’amministrazione provinciale, dagli Ambiti territoriali di caccia e dalla sezione provinciale della Federazione italiana della caccia.

Per analoghi motivi, tesi alla salvaguardia dei ceppi autoctoni presenti nelle aree del Monte Catria e Monte Nerone, nemmeno la coturnice sarà cacciabile nei territori della provincia di Pesaro e Urbino.