8 LAGO
Dicembre 1992, ancora apertura alla San Floriano di Zapponeta. Questa volta l’invito arriva in anticipo di una settimana ed allora possiamo recarci sul posto per verificare la quantità di uccelli presenti. Molti voli di fischioni, di alzavole ed anche di germani. Ci freghiamo le mani anche se non conosciamo quale sarà l’appostamento riservatoci.
La domenica dell’apertura siamo per tempo al casone di caccia con la solita folla di partecipanti: ci tocca in sorte la botte n.8 del Lago. In questa vasca, però alla 9, abbiamo realizzato due anni prima il nostro carniere più consistente. Ma la maledizione incombe su di noi: la valle è tutta ghiacciata! Con una fatica disumana il notro povero barcaiolo Nicola ci fa arrivare alla botte. Ma mentre cerca di rompere il ghiaccio per creare un pezzo di chiaro dove mettere gli stampi, cade nell’acqua quasi fino alle ascelle! In quel freddo polare non deve essere piacevole trovarsi completamente bagnato.
Allora lo invitiamo a tornarsene subito a casa che al resto penseremo noi. Sicuramente doveva essere finito in un fosso perchè attorno alla botte l’acqua non era più alta di 1 metro. Con la santa pazienza esco dalla botte con gli stivali a coscia e cerco di rompere il ghiaccio per ottenere una zona libera; ma i miei sforzi sono vani perchè dopo poco tempo il ghiaccio si riforma. Allora rinunciamo alla posa degli stampi e ne mettiamo soltanto qualcuno sul ghiaccio. Inutile dire che ben pochi uccelli solcavano il cielo ed ancora meno si presentavano a tiro. Dopo aver ammazzato soltanto 3 alzavole ed 1 fischione siamo arrivati alle 11.
Mentre eravamo abbastanza scocciati ed avviliti, dalle 11,30 alle 13 – ora di chiusura della caccia – ci vennero a tiro diversi uccelli, germani ed alzavole, abbastanza a tiro e tutti isolati che padellammo regolarmente (giammario da solo padellò un germano in bocca) tranne un paio che ferimmo soltanto e 2 alzavole che recuperammo. In conclusione, ancora una volta grande delusione ma ancora maggiore consapevolezza del fatto di essere veramente perseguitati dalla sfortuna!
Riccardo Turi