ANIMALISTI PRIMI NEL BUSINESS: ORA LA LAV VUOLE I SOLDI DEI COMMERCIANTI DI ANIMALI

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La Lav, associazione animalista che accusa tutti di sfruttare gli animali, mentre e´ lei che grazie ad essi “fattura” svariati milioni di euro l´anno, tra convenzioni, donazioni, 5xmille, costituzioni di parte civile, ecc., ora punta addirittura ai soldi di Imprese e Lavoratori gia´ in crisi nera.
 
Infatti, l´associazione, Onlus grazie ad un Decreto che la riconosce “di tutela ambientale” anche se ostacola i piani di controllo di specie invasive come la nutria, ha chiesto alle Istituzioni, nelle quali e´ ben inserita (ha convenzioni coi Ministeri, coordina gruppi trasversali di Parlamentari ed ha un Magistrato di Cassazione nel proprio ufficio legale), che venga introdotto “in capo a tutte le attivita´ economiche sugli animali“, un “contributo per la gestione degli animali sequestrati e confiscati“, a lei stessa affidati (e alle altre associazioni animaliste), in base alle legge 189/04.
 
Per la cronaca, la 189/04 e´ la legge, gia´ di per se´ vergognosa, sul maltrattamento degli animali introdotta in Italia dieci anni fa, proprio su forte pressione della Lav, che all´epoca raccontava la favola di volere una norma contro i combattimenti tra cani (quanti casi reali ci sono mai stati?!). Poi, di fatto, la norma ha dato il via ad un aumento esponenziale dei sequestri di animali in ogni ambito e dei processi in Tribunale, che paga lo Stato, e consentito nel contempo alle associazioni animaliste di operare nella vigilanza con le proprie guardie, di essere affidatarie degli animali sequestrati o confiscati, destinatarie delle entrate derivanti dall´applicazione delle sanzioni, nonche´ di potersi costituire parte civile ai processi e chiedere ancora soldi. Un sistema ben congegnato per cui e´ lo Stato (cioe´ noi tutti) che paga per sequestri e processi che intasano i Tribunali, che se producono “utili“, si intascano gli animalisti.
 
Una legge, insomma, “ad associazionem Lav”, che pero´ non si accontenta, visto che ne ha chiesto la modifica in diversi punti, ovviamente tutti a proprio favore, tra i quali spicca addirittura l´introduzione di un “contributo per la gestione degli animali sequestrati e confiscati” che alimenti il fondo di dotazione previsto dalla Legge 189/2004 e sia posto “in capo a tutte le attività economiche sugli animali.” Evidentemente alla Lav fanno schifo i commercianti di animali, ma i loro soldi no!…
 
E che la Lav con i soldi ci sappia fare, e´ indubbio. Lo dimostrano i sui bilanci. In confronto l’Enpa, che finiti i soldi per gestire il servizio di recupero, cura e rilascio della fauna selvatica a Genova, si era rivolta alla Provincia nella speranza di poter attingere ai fondi delle tasse dei cacciatori, sembra costituita da pivelli… Sara´ un caso, ma proprio da Genova e´ partita l´inchiesta su hotel di lusso e case sul Mar Rosso pagate con i fondi raccolti per gli animali…

Per concludere, una nota di colore: la Lav, che ha presentato ufficialmente la sua richiesta di modifica alla legge 189/04 ad un recente convegno a Roma (presenti politici, magistrati, dirigenti pubblici), questa volta tra le motivazioni, oltre a reiterare la favola della necessita´ di contrastare i combattimenti tra animali, ha aggiunto la favola della necessita´ di contrastare “la zooerastia e gli atti di sadismo sessuale a danno di animali“, secondo la Lav: “un fenomeno preoccupante che suscita allarme sociale sempre maggiore“…

Eppure, evidentemente, qualcuno ancora le crede (o ha una qualche convenienza a crederle), mentre chi come noi pone dei dubbi generalmente trova poca risonanza sui media e magari subisce anche il tentativo di intimidazione di Felicetti (il presidente della Lav), che annuncia querela, quella si´ pubblicata “a reti unificate“. Una tattica, che su molti puo´ avere effetto. Noi ormai la conosciamo e non aspettiamo altro che di portervi raccontare che di nuovo provano a censurarci…