CACCIA ALLA SEGUITA CON BENELLI CADDY

Dopo aver sperimentato Caddy con grande soddisfazione nella caccia con i miei cani da ferma, ho accettato il tradizionale invito di un amico per la caccia alla lepre ed ho voluto portare il dispositivo con me per provarlo su un altro tipo di caccia. Nuove situazioni nelle quali Caddy ha di nuovo dimostrato la grande utilità.

La caccia alla lepre fatta con i cani da seguita è tutta un’altra esperienza per i grandi spazi di questo tipo di caccia e perché fatta da un canettiere che segue da vicino tutte le evoluzioni dei cani, e da poste che si spostano in lontananza a “chiudere” le vie di fuga dell’ampia battuta.

In questa nuova esperienza venatoria dò fondo a tutti e tre i collari di cui sono dotato e metto a disposizione il mio smartphone con l’App Caddy all’amico canetterie mentre attiviamo una seconda gestione su altro smartphone sulla quale, io che non conosco affatto il luogo ove si caccia, fisso subito il punto di riferimento del luogo dove lascio l’auto.

Poi mi allontano di molto andando a prendere posizione su un crinale dal quale vedo le altre poste ma non vedo assolutamente cani e canettiere che saliranno dal fondovalle in un versante totalmente coperto dalla vegetazione. Potrò solo udire i latrati dei cani se scoveranno la lepre. Unico modo per avere un po’ di controllo sulla scena di caccia è la mappa su Caddy ove vedo il movimento dei tre cani in cerca seguiti dal canettiere. Le distanze sono ampie, oltre il chilometro ma Caddy non ha nessuna difficoltà ad evidenziare su mappa l’evoluzione del movimento dei cani che salgono e ridiscendono i versanti, sinché uno di essi si stacca dalla muta e comincia ad allontanarsi velocemente, cosi almeno il dispositivo segnala, senza una evidente ragione. Il motivo si concretizza in un capriolo che scappa veloce inseguito dal segugio che poi si blocca repentinamente bloccato entro un piccolo recinto agricolo. È lontanissimo dal canettiere che è chiamato a recuperarlo che non riesce a capire dov’è perchè non sta abbaiando e trovandosi in un aspro fondovalle di calanco il segnale radio è naturale che abia difficoltà. Io però dall’alto lo vedo ed inserisco da smartphone il punto su mappa che permette all’amico dotato dell’altro smartphone con applicazione di andare diretto a recupero del cane.

Poi la caccia si evolve, spostando le poste sempre più lontane dal posto di inizio battuta, sinché il latrare dei cani annuncia lo scovo della lepre. Va verso una posta che non può vederla e di fatto nemmeno io vedo la scena, ma dallo spostamento veloce e congiunto di tutti e tre i cani si intuisce la direzione di fuga della lepre. Ha preso un canalone e seminato i cani e se l’altra posta avesse avuto anch’essa un Caddy avrei potuto indicarle il punto ove sarebbe passata la lepre. Ma non ha l’applicazione e difatti la lepre gli sfila dietro senza che se ne accorga.

Già due situazioni nelle quali una dotazione Caddy per tutto il gruppo dei cacciatori avrebbe risolto positivamente una azione di caccia.

Il proseguo della caccia è infruttuoso, cosa che fa parte di una giornata venatoria, ma non terminano le “emozioni” con un cane scomparso probabilmente dietro ad un altro capriolo. La giornata è però fortunata perché grazie a Caddy possiamo localizzarlo in veloce allontanamento, prendere l’auto e riuscire ad intercettarlo e riprenderlo.

Il punto “auto” che avevo fissato sull’applicazione mi permette di tornare direttamente all’auto ormai molto lontana. Lo confesso, senza Caddy mi sarei probabilmente perso, quei luoghi montani tutti coperti da boschi non li conoscevo e non mi sapevo orientare.

Terminata la battuta, davanti ad un buon panino al prosciutto, con smartphone alla mano abbiamo potuto rivedere tutta la dinamica della cacciata su mappa, riuscendo ad evidenziare alla posta alla quale era sfuggita la lepre ove probabilmente gli è sgattaiolata via. Tutto utile per un’altra giornata di caccia in quel luogo per conoscere quali son le vie di fuga del selvatico.

La caccia alla lepre ha messo in evidenza l’importanza di altre utility di Caddy in precedenza non utilizzate nella esperienza venatoria con il cane ferma, permettendo di capire quanta straordinaria efficienza sta in questo dispositivo ideato da Benelli per rendere più agevoli e sicure le giornate di caccia. Caddy veramente al top.

 

Per saperne molto di più su Caddy www.benellicaddy.com

Riccardo Ceccarelli