CACCIA E BRACCONAGGIO: QUESTA GENTE NON SERVE
Malcostume assurdo quello del bracconaggio che si distingue anni luce dalla caccia, mancando di fondo completamente di etica. Un caso emblematico di alcuni giorni or sono.
Ultimo caso raccontato dalle cronache è tra i più tipici, quello di due bracconieri che di notte – quindi fuori dall’orario di caccia – e in una zona ove la caccia non è consentita e con una fila di altri illeciti sono stati beccati a sparare da un’auto ad una lepre sfruttando le sue abitudini alimentari notturne e la sua incapacità di difesa rispetto ad un faro puntato.
Soggetti di questo tipo che naturalmente nulla a vedere con i cacciatori, che ricercano emozioni in ben altro modo, troppo spesso vengono assimilati al cacciatore. Ma per fare attività d bracconaggio non serve licenza, non serve passione, non serve etica. E’ una azione vuota e vile, che fredda un animale, intento ad alimentarsi senza nessuna minima sportività.
I cacciatori non vogliono questa gente, come non li vuole il mondo civile, oltre che la legge che li incrimina come furto allo Stato per prelievo in violazione a tutte le norme.
Lo stimolo verso le Associazioni venatorie è quello di affiancare, attraverso le loro guardie volontarie, senza mezzi termini, le forze di polizia per assicurare alla giustizia gli autori di questi ignobili gesti.
E questo senza se e senza ma.
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