VALLE DI FIORDIMONTE. LE RAGIONI DEL PERCHE’ ANDARE.
Lo ammetto, io faccio parte della schiera dei cacciatori prigri, di quelli che non si sposterebbero dal luogo natio di caccia per nessun motivo.
Mi mette pensiero, pensare solamente ad organizzare i bagagli, prendere su armi, cani e il loro vettovagliamento, per cui avendo la fortuna di abitare in campagna, preferisco aprire il cancello e vai. E l’ho fatto per decenni, perché oltretutto il soddisfacimento venatorio c’era e le emozioni accompagnate non di rado da cocenti delusioni non mancavano mai. Sensazioni sempre belle comunque, positive o negative che siano.
Queste però diminuiscono perché gli ambienti di agricoltura non marginale come i miei cambiano e con essi la capacità di accogliere la selvaggina classica per di più osteggiata dalla investita presenza del cinghiale.
Allora guardandoti e dentro ed analizzando il fondante motivo per cui vai a caccia – ossia ricercare e goderti emozioni – la voglia di preparare armi e bagagli e di partire per la meta della tua passione, ti prende eccome. Ma dove? La scelta è ampia, ma ognuno di noi ha il suo personale modo di gustarsi l’atto venatorio.
Sovente quando vado in “carenza d’affetto” venatorio, mi piace recarmi a Valle di Fiordimonte. Un po’ perché quei luoghi mi sono cari per la mia passione per l’appennino, un po’ per i grandi spazi montani e gli scenari mozzafiato che si affacciano sulle aree collinari ove si distendono splendide cittadine come Camerino o Tolentino, che il terremoto haimé non ha voluto risparmiare.
Un po’ però, anche per la possibilità in di cacciare in solitudine in ampi spazi, ove ci si gusta veramente il proprio ausiliario e molto per il tempo che i due gestori Luigi e Luca hanno il piacere di dedicarti: questo non tanto nell’azione venatoria, che tutti noi abbiamo la pretesa di saper fare al meglio, ma nei tempi morti, nelle chiacchiere da “bar della caccia” che si possono fare con chi di caccia ne sa.
Allora si riesce ad apprezzare molto dei luoghi dei selvatici e delle persone e tutto diventa più bello e completo.
Per chi esce da luoghi congestionati, quali le grandi e piccole città italiane, sono questi luoghi di passione e di grandi esperienze venatorie realizzate in ambienti unici in un riserva che sfiora i 5.000 ettari e dove, proprio come nella più cruda realtà venatoria, ti devi dimenticare il selvatico facile. Qui il selvatico si suda, perché è scaltro più di quanto lo sia tu e il tuo cane e perché se ci pensiamo bene il fucile non è poi l’unico giustiziere della caccia. Anche la pendenze, le lunghe camminate, il fiatone correlato, sono giustizieri del cacciatori e qui esistono tutti gli ingredienti.
Valle di Fiordimonte ha anche una felice posizione nel centro Italia, facilmente raggiungibile con autostrade e strade di grande comunicazione, per cui anche per i più lontani, qualche centinaio di chilometri, magari in buona compagnia, saranno solo e comunque meno pesanti anche ai più pigri … proprio quelli come me.
Riccardo Ceccarelli
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