FIRENZE, PIANO FAUNISTICO VENATORIO 2012-15

La Provincia di Firenze detiene in Toscana il primato per numero di cacciatori e, la caccia, costituisce una tradizione molto radicata nel contesto sociale sia dei paesi che dei maggiori centri urbani.
Anche per questo motivo, i cacciatori rappresentano da sempre una delle principali categorie coinvolte nella gestione faunistica e rivestono un´importanza non solo dal punto di vista sociale ed economico, ma anche per il contributo che danno, attraverso le tasse pagate, a indennizzi per danni prodotti dalla fauna (non solo cacciabile), ai miglioramenti ambientali e alle numerose attività di gestione.
Gli Enti Locali mantengono principalmente funzioni di indirizzo e di controllo. La Provincia di Firenze sin dalla nascita degli A.T.C. (Ambito Territoriale di Caccia), risalente al 1996, ha profondamente creduto in questa riforma, sposandone la filosofia di base e l’impianto organizzativo; inoltre ha cercato di agevolare al massimo il lavoro degli A.T.C. mettendo a disposizione i propri mezzi e la propria professionalità.
I cacciatori, infatti sono divenuti protagonisti attivi negli interventi di ripristino degli habitat naturali o nelle operazioni di miglioramento ambientale per la riproduzione naturale della fauna, nell’assestamento delle popolazioni di Ungulati con l’esercizio della caccia di selezione o nella prevenzione dei danni causati dalla fauna alle colture agricole.
Uno degli obiettivi principali e predominanti per l’Amministrazione Provinciale è la conservazione e l’incremento di tutte le specie autoctone di mammiferi ed uccelli, stanziali e migratori, ovviamente in modo compatibile con il massimo rispetto possibile per le produzioni agricole e, conseguentemente di un prelievo venatorio sostenibile. L´ufficio cura la tutela e la gestione del patrimonio faunistico venatorio presente sul territorio, mediante le autorizzazioni al prelievo, alla immissione e alla detenzione della fauna.
Tratto da www.provincia.fi.it
































