Il Consiglio di Stato ha messo una pietra tombale sulle ambizioni delle guardie zoofile di poter effettuare vigilanza venatoria. Non potranno intervenire in alcun modo perché non è assegnata loro specifica competenza venatoria.

I compiti delle guardie zoofile sono stati oggetto di attenzione da parte del Consiglio di Stato e questo ha sancito che non potranno svolgere attività di vigilanza in materia di caccia e neppure reprimere reati relativi alla protezione degli animali.

La loro competenza sarà limitata agli animali domestici. Era stato il TAR del Lazio attivato dalla Lega Anti Caccia.

Il Tribunale Amministrativo è stato chiaro definendo che le guardie giurate non sono agenti di pubblica sicurezza e on possono perciò avviare operazioni di vigilanza autonoma, ad esclusione dei possibili reati che possono coinvolgere gli animali domestici.

Unica attività possibile in materia venatoria è la segnalazione ad organi di polizia alla stessa stregua di qualsiasi cittadino.

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