LUCCA: PIANO PER ABBATTERE I PICCIONI

Tratto da www.luccaindiretta.it

Non basta il piano di “contenimento” e così sarà autorizzato anche l’abbattimento dei piccioni per difendere le coltivazioni agricoli dagli attacchi dei volatili. Gli uffici della Provincia di Lucca hanno approvato il nuovo piano di controllo del colombo di città.

Un programma che prevede interventi da qui al 2015 e che oltre a suggerire metodi dissuasori e naturali per tenere lontani i piccioni dai campi non esclude l’uccisione per ridurrne il numero ma ogni anno non potranno essere abbattuti più di mille esemplari.

Dopo le battute di caccia contro l’invasione degli ungulati torna in primo piano la lotta ai volatili, su richiesta anche delle associazioni degli agricoltori alle prese con la conta di danni definiti ingenti.

La prima fase prevede di procedere in una stima precisa dei danni, in collaborazione con gli Atc provinciali e le associazioni agricole. Si parte dalla prossima campagna agraria, con la raccolta dei dati per quantificare l’entità degli attacchi dei piccioni e le conseguenti perdite nei raccolti.

Nel piano sono previsti come ulteriore fase interventi “indiretti di prevenzione”, ovvero metodi definiti “ecologici” per fronteggiare l’invasione di volatili. Al riguardo il piano provinciale suggerisce agli agricoltori l’utilizzo di “cannoncini a gas – si legge nell’atto – con detonazioni temporizzate durante i periodi più sensibili ai danni.

Occorre tuttavia osservare che questo metodo di protezione produce buoni risultati solo quando utilizzato per pochi giorni variando la frequenza della detonazione in quanto per periodi più lunghi l’efficacia diminuisce notevolmente perché gli animali vi si adattano rapidamente.

A titolo indicativo si suggerisce di prevedere una densità di un cannoncino ogni 3-5 ettari di colture potenzialmente danneggiabili”. Altri interventi come l’installazione di sagome dissuasive non sono però ritenuti particolarmente efficaci.

“La presenza – si spiega infatti – fisica e continuativa dell’uomo in atteggiamento vagante nelle aree coltivate con la possibilità di sparo occasionale di botti risulta sempre vantaggiosa quale prevenzione”.

Il piano di abbattimento e’ al sesto punto del programma di contenimento dei piccioni varato dalla Provincia. Come si spiega nell’atto sarà attuato con l’uso di fucili o con armi di piccolo calibro, sotto la sorveglianza e il coordinamento della polizia provinciale, con il coinvolgimento dei proprietari o conduttori dei fondi in cui saranno attuati i piani di abbattimento. Per ogni anno è previsto l’abbattimento di un numero massimo di mille esemplari.