MESSA DEL BUON BRACCONIERE, AMBIENTALISTI ALLA CARICA

VALSABBIA MESSA DEL BRACCONIERE

Tratto da www.bresciatoday.it

Tutti gli anni, sulle alture di Capovalle in Valsabbia (BS), si svolge un evento un po’ particolare, a detta di alcuni forse anche un po’ anomalo. In cima ad una nota collinetta (il Monte Manos) si ritrovano in una trentina o forse anche più e se la spassano per una serata intera, gustando e degustando un piatto che più tipico non si può, lo spiedo, ovviamente ‘condito’ con il meglio degli uccellini alla bresciana.

La serata, tra vino rosso e caffè corretto grappa, si chiude con un appuntamento religioso: una funzione che ormai è tradizione in cui il parroco (o altro uomo di chiesa) decanta e racconta di una Madonna, e recita ai devoti la cosiddetta ‘Messa del Buon Bracconiere’.

La storia prende forma: sul Monte Manos da decenni sta un roccolo abusivo e illegale, nella proprietà di un ‘uccellatore’ già denunciato più di una volta. Ma la caccia, e lo spiedo, sono due tradizioni che resistono: forte di questo, la Chiesa non poteva fare altrimenti se non consacrarle, tanto da inventarsi una Messa che celebra la caccia, anche vietata.
 
Da qui la ‘carica’ degli ambientalisti: un folto gruppo di animalisti (Lipu e Lac, Enpa e Oipa) a cui si è aggiunta anche Legambiente, tutti insieme in una lunga lettera che è stata inviata addirittura al vescovo di Brescia, Luciano Monari.Nello sfondo di un impianto clandestino – si legge nel testo – una struttura abusiva che dovrebbe esser stata demolita da anni, l’uccellatore in questione organizza una gara di spiedi, confezionata naturalmente con uccelli appartenenti a specie protette […] e che viene normalmente dedicata da una messa dedicata alla figura del bracconiere”.