Tratto ad www.lanazione.it

Prato, 5 novembre 2014 – “Appena siamo arrivati per rimuovere la carcassa, hanno avvertito la nostra presenza e li abbiamo visti allontanarsi verso il bosco”. Episodio tutt’altro che piacevole intorno alle 13 di oggi, quando la ditta Santi è dovuta intervenire in località La Villa, all’altezza del Rio Fiumicello che immette le proprie acque nel Bisenzio, per rimuovere la carcassa di un cervo, predato e sbranato dai lupi.

L’episodio ha ovviamente messo in subbuglio il quieto vivere degli abitanti che avevano già paventato nei giorni scorsi l’attacco degli stessi lupi, sentiti ululare nei pressi di Luicciana durante la notte.

Nonostante ciò, gli esperti invitano a stare tranquilli, malgrado ad oggi non esista un vero e proprio censimento per capire quanti lupi siano presenti sul nostro territorio. Da quanto riportato dalle testimonianze fidate tuttavia, il predatore sembra aver trovato sul nostro Appennino le condizioni giuste per svilupparsi, essendo peraltro una specie protetta e non cacciabile come altri animali, quali cervi, daini e cinghiali.

A rischiare principalmente sempre secondo gli esperti non sono gli uomini ma i greggi degli allevatori per i danni subiti in termini economici da un probabile attacco.