ROMAGNA: DEROGA AGLI STORNI, SEMPRE PEGGIO..

Tratto da www.corriereromagna.it

SANTA SOFIA. Regna l’incertezza tra i cacciatori.
Le deroghe agli storni hanno creato confusione tra gli appassionati e il presidente provinciale dell’Anlc, Associazione nazionale libera caccia, chiede maggiore coesione tra i sodalizi del mondo venatorio.

«Dopo aver risposto a centinaia di telefonate di cacciatori che mi chiedevano come comportarsi con la deroga agli storni per poter dare informazioni precise ho chiamato diversi corpi adibiti al controllo – spiega Pasini -. Il risultato è che ora sono molto più confuso di prima: con una lettera formale a firma dei presidenti delle Province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini si informava la collettività delle modalità di applicazione della deroga agli storni.

Ora sembra (dico sembra perché non ho ricevuto niente di ufficiale) che un dipendente della Regione abbia inviato una lettera, agli organi di controllo, modificando quanto stabilito dai tre Presidenti delle Province. Cosa posso dire ai miei associati? Devono seguire quanto stabilito dalla responsabile del Servizio territorio rurale ed attività faunistico venatoria Maria Luisa Bargossi, dipendente Regionale, o quanto stabilito dai presidenti delle loro Province democraticamente eletti?».


«Il mio più grande rammarico – conclude Pasini – non è dovuto alle solite vessazioni riservate ai cacciatori, ormai siamo abituati, ma proprio non riesco a capire come nessuna Associazione di cacciatori, oltre alla nostra, sia intervenuta a favore della categoria è ora che i cacciatori si sveglino e si associno solo a chi cerca di difendere la categoria e non con chi si nasconde ed appare solo al momento del tesseramento».