SPARVOLI A BRUXELLES PER CHIEDERE SCIENZA SULLA CACCIA
Il Presidente di Libera Caccia Paolo Sparvoli, riferisce sugli argomenti affrontati a Bruxelles.
Zone Umide e Piombo -Si è affrontato a questione della intransigenza dei legislatori che configura come un reato penale il semplice possesso di munizioni nell’attraversamento delle zone umide. E’ questo un aspetto che va affrontato con senso di responsabilità partendo da una significativa proroga dei tempi di applicazione e soprattutto con una precisa definizione ed individuazione delle zone umide. E poi limitare le sanzioni all’effettivo utilizzo di munizioni di piombo in alternativa al semplice possesso.
Lupo – ISPRA stima 3.300 è di sul territorio nazionale mentre secondo ANLC sono jn numero che supera i 5.000. La loro presenza è ormai nei centri urbani, campagne, colline e montagne. Gli ambientalisti giudicano in modo molto negativo la volontà del governo svedese di volerne ridurre il numero dagli attuali 450 a 170 (il territorio della Svezia è quasi il doppio di quello italiano).
Divieto di importazione dei Trofei – Probabilmente la questione interessa u numero ridotto di cacciatori italiani, ma esprime d’altro canto il valore della caccia nel mondo. Lo stesso rappresentante della Namibia ha significato la preoccupazione della non importazione dato che la caccia nel suo paese rappresenta il 5% del PIL.
Il commento finale di Sparvoli è stato che la caccia è una questione globale che va affrontata con serio rigore scientifico.