TOSCANA: INACCETTABILI NUOVE RESTRIZIONI PER LA CACCIA AL CINGHIALE
Tratto da www.ilcacciatore.com
FIRENZE Troppi ungulati in Toscana, 300mila secondo la stima della Regione. E, soprattutto, troppi cinghiali. Che fare? Abbatterne di più? Tuttaltro: il prossimo calendario venatorio potrebbe addirittura essere più restrittivo dell’attuale.
A lanciare l’allarme è l’assessore regionale all’agricoltura Gianni Salvadori che, dopo il servizio del Tirreno sui danni provocati all’agricoltura dagli ungulati, prende posizione per chiedere al prossimo Parlamento una nuova legge. Ma intanto avverte che la Toscana non accetterà «nuove modifiche che rendano ulteriormente restrittivi i criteri di caccia agli ungulati».
Destinatario del messaggio l’Ispra, l’Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca ambientale, chiamato, entro fine mese, a dettare le nuove linee guida per la caccia di selezione agli ungulati: «Chiediamo – dice Salvadori – che il nuovo documento passi attraverso un’approvazione preliminare da parte della Conferenza Stato-Regioni; il Governo deve finalmente prendere atto della situazione di emergenza che stiamo registrando nelle campagne toscane, senza al contrario pensare di poter porre ulteriori limiti ai criteri di cacciabilità degli ungulati».
Il timore espresso da Salvadori è che le nuove linee guida elaborate dall’Ispra possano prevedere, a partire dalla stagione 2013/2014, nuove e importanti restrizioni, in materia ad esempio del numero minimo di compresenze necessarie alla caccia di ungulati, o direttamente del periodo in cui viene ammessa tale attività venatoria: «L’agricoltura – rimarca Salvadori – si conferma come uno dei punti di forza dell’economia nazionale e regionale, segnando una delle poche voci in attivo dell’export; per questo occorre mettere in campo soluzioni finalmente efficaci, in grado di arginare una squilibrata presenza delle popolazioni selvatiche e così salvaguardare raccolti e allevamenti».
D’accordo con Salvadori, che a giorni riunirà sul tema un tavolo di confronto con le organizzazioni agricole toscane, si dice il presidente regionale di Coldiretti Tulio Marcelli: «Bene il mettere in guardia l’Ispra – spiega – dall’approvare nuove restrizioni sulla caccia agli ungulati, ma siano però intanto le Province ad imporre la rotazione delle squadra di caccia al cinghiale, permettendo la copertura di più ampie sezioni di territorio, e ad utilizzare le possibilità di deroga loro concessa, per la caccia a caprioli e cinghiali anche oltre i limiti temporali previsti dal calendario venatorio. Bisogna procedere spediti verso l’obiettivo fissato dal piano regionale agricolo e forestale, di 2,5 ungulati ogni 100 ettari di territorio: oggi siamo anc orta lontani, a circa 25/30 ungulati presenti ogni 100 ettari di territorio».
Gabriele Firmani IL TIRRENO – 07/02/2013
Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto