STORIA DELLA FABBRICA D´ARMI DELL´ESERCITO DI TERNI

La storia di questa Fabbrica parla di un Italia impegnata, volenterosa, capace anche di ricostruire se stessa dalle ceneri di un Paese sconfitto.

L´estensore di queste note, non ternano, ritiene che per poter apprezzare al meglio lo sforzo che l´Associazione dal 1993 sta effettuando per vedere realizzato ed aperto al pubblico il Museo delle Armi, si debba collocare lo stesso Museo nel contesto della storia sia della ex Fabbrica d´Armi dell´Esercito che della città di Terni ove detta Fabbrica è stata costruita.
Questa è una breve cronistoria documentale e fotografica di quanto detto.

Ringrazio i Soci Sandro Patumi, Giovanni Piana e Gianluca Albonetti per il contributo fotografico offerto all´Associazione.

DAL 1875 AL 1919

Poco dopo l´Unità d´Italia (1862), si parlò di istituire a Terni una armeria nazionale, in quanto Terni era ritenuta città strategica per la sua collocazione al centro dell´Italia e per la ricchezza delle acque che la circondavano : la proposta fu contrastata dal vicino Stato Pontificio e rinviata sine die.

La proposta fu reiterata e, nel 1869 il dr. Pietro Maestri, Direttore della Statistica al Ministero dell´Industria e Commercio scrisse sull´”Italia Economica”:
… Nel 1872 il marchese Luigi Campofregoso, esecutore degli studi e dell´insediamento del nuovo Stabilimento, nel suo scritto – Sulla straordinaria importanza militare ed industriale di Val Ternana – concludeva : “… Raccomando vivamente questa posizione ternana all´attenzione del Ministro della Guerra, della Commissione Generale di difesa dello Stato, dei grandi capitalisti e di tutti gli uomini intraprendenti“.

Il 19 marzo 1874 fu emanato il Regio Decreto che autorizzava la spesa per la costruzione di una Fabbrica d´Armi a Terni. E´ da tenere presente che a Terni esisteva già uno stabilimento siderurgico denominato “La Ferriera” e che, quasi contemporaneamente alla proposta di costruzione della Fabbrica d´Armi, il Ministero della Marina propose ed ottenne l´istituzione, sempre a Terni, di una acciaieria per la produzione di acciaio, costruzione di corazze e sbozzati di cannone inaugurato da Re Umberto I° nel luglio del 1887.

Il 2 maggio 1875, S.E. il generale Ricotti, Ministro della Guerra poneva la prima pietra della Fabbrica d´Armi di Terni, dicendo tra l´altro nel discorso inaugurale:

Signori, la cittadinanza di Terni ha voluto onorarmi del mandato di collocare la prima pietra della Fabbrica d´Armi che qui, per voto del Parlamento e determinazione del Re, deve essere impiantata.

…Tra breve, qui sorgerà un grandioso Stabilimento dello Stato che darà lavoro ed onesto guadagno ad un ragguardevole numero di operai e quindi non lieve vantaggio alla città; e, fornito delle macchine le più perfette e d´ogni mezzo più acconcio, potrà, lo spero, prontamente gareggiare colle più rinomate fabbriche d´armi dell´estero, sia per quantità come per qualità dei prodotti. … Con questa convinzione, in nome di S.M. il Re d´Itala Vittorio Emanuele II pongo la prima pietra della Fabbrica d´Armi di Terni.



fabbrica d´armi Terni
2 maggio 1875: Posa della prima pietra della Regia Fabbrica di Armi di Terni


Lo Stabilimento occupava l´area concessa gratuitamente allo Stato dal Comune di Terni, ad Est della città, sulla strada che porta in Valnerina e lungo il viale intitolato, successivamente, a Benedetto Brin.
Lo Stabilimento fu inaugurato nel 1880 ed era costituito da un fabbricato principale e da laboratori costruiti normalmente al fabbricato; fu creato un poligono di tiro di 200 metri per le prove delle armi.

L´energia motrice era di oltre 1000 cavalli che, dalle turbine arrivava agli alberi principali di tutti gli impianti e che, attraversando longitudinalmente i laboratori, la distribuivano agli alberi secondari e loro rimandi. Le maestranze arrivarono in gran parte da Torino, Brescia e Torre Annunziata e si cominciò a lavorare sui fucili Vetterli mod. 1870 ad un ritmo di 25 fucili all´ora.


Fabbrica di Armi di Terni

La Fabbrica d´Armi nel 1895 con l´ingresso delle maestranze ed il canale interno


Nel 1891 fu progettato il fucile mod. 91 cal. 6,5: della Commissione facevano parte il Direttore della Fabbrica d´Armi di Torino col. Alessandro Olioli – Fasola, il Capitano Giuseppe Vitali ed il capotecnico Salvatore Carcano. La costruzione del nuovo fucile fu affidata alla Fabbrica d´Armi di Terni.
Nel marzo del 1918 le maestranze erano 7.172 di cui oltre 3.000 donne con due turni di lavoro da 12 ore.


Terni 1895 : Piazza Cornelio Tacito


DAL 1919 AL 1946

Tra il 1919 ed il 1921, per mancanza di commesse, l´attività dello Stabilimento diminuì al limite della paralisi che fu superata con il ripristino di parti d´arma e con vari studi e trasformazione che permisero la piena ripresa dello Stabilimento e, tra il 1935 ed il 1940 il macchinario fu quasi per intero rinnovato.


fabbrica armi terni

1920: FAET e Piazza C.Tacito con il monumento ai Caduti


In Piazza CornelioTacito, nel 1935,al posto del monumento ai caduti trasferito all´ingresso dei giardini pubblici, viene costruita la Fontanapenna e calamaio” come viene subito soprannominata . Opera degli architetti Ridolfi e Fagiolo, la fontana caratterizza tre fasi distinte. Nella prima l´acqua nasce al bordo del catino sotto forma di velo per scorrere sulla superficie decorata dall´artista Cagli con i segni dello zodiaco; nella seconda l´acqua precipita in una ulteriore vasca per trasformarsi in energia rappresentata, terza fase, da un altissimo ago metallico rivestito di acciaio inossidabile.

Gli autori del progetto dicono della fontana “Si staglia nella notte come il simbolo e l´essenza stessa di Terni: industriale e dinamica “.


fabbrica armi terni

1935: Piazza Cornelio Tacito


11 agosto 1943, in uno dei 108 bombardamenti subiti da Terni durante la guerra, la Fabbrica d´Armi perse 34 persone tra cui il Direttore, Generale Antonio Passarelli e, nel mese di settembre i tedeschi trasferirono al Nord circa 3.000 macchine utensili.

FAET, 1939: Visita del Principe Umbertoedel Gen. Badoglio


Successivamente lo Stabilimento fu occupato dagli Alleati che lo lasciarono nel 1946.


fabbrica armi terni

Laboratori distrutti dai bombardamenti

DAL 1946 AD OGGI

Grazie alla bravura delle maestranze che restituirono il materiale prezioso (diamanti industriali) nascosto a proprio rischio, che rintracciarono molte macchine utensili e “ricostruirono a memoria” quelle perdute, lo Stabilimento riprese la propria attività occupandosi delle riparazioni e conservazione di armi italiane ed estere, di allestimenti di particolari meccanici e di studi e ricerche.


fabbrica armi terni


Piazza Cornelio Tacito: 1963 – 2000: La fontana è nuovamente il simbolo di Terni


Nel 1978, la Fabbrica d´Armi (F.A.E.T.) ha cambiato la propria denominazione in Stabilimento Militare dell´Armamento Leggero di Terni (S.M.A.L.T.) e, dal 2000 Polo Mantenimento Armamento Leggero (P.M.A.L.) che, con modernissime macchine utensili a controllo numerico ed impianti computerizzati per trattamenti superficiali di ogni tipo, regge il confronto con le industrie nazionali provvedendo anche al “supporto logistico” delle nostre truppe all´estero.


fabbrica armi terni

Il Polo Mantenimento Armamento Leggero: anni 2000


“…Con l´Augurio che la città di Terni, il Polo Mantenimento Armamento Leggero, l´Associazione “Museo delle Armi – Città di Terni” ed il Museo delle Armi – città di Terni possano sempre coesistere e rappresentare un pezzo della Storia delle città di Italia…”

Il Presidente Brig. Gen. (ris) Guido Pesce


Museo delle Armi Terni