ENALCACCIA E COMITATO BIODIVERSITA’: PROMESSE DISATTESE

 

In una nota Enalcaccia ha espresso stupore per la mancata nomina di rappresentanti venatori nel Comitato di gestione e nel Tavolo di consultazione della Strategia Nazionale Biodiversità 2030.

L’Associazione venatoria intende far notare che la decisione del Ministero dell’Ambiente di non includere rappresentanti dei cacciatori è inaccettabile; questo anche alla luce del fatto che in Europa la cacia svolge un ruolo di rilievo ed è quindi ampiamente riconosciuta. Nella nota, Lamberto Cardia, presidente Nazionale di Enalcaccia spiega che l’intero settore venatorio, che ha un grande valore economico, sociale e scientifico e nonostante ciò è stato di fatto cancellato dal Comitato. Mentre invece era corretto che al tavolo sedessero anche i caciatori assieme ai rappresentanti dei Ministeri, delle associazioni ambientaliste, delle organizzazioni agricole e di Confindustria.

A seguito della mancata inclusione Enalcaccia ha invitato le associazioni venatorie a fare fronte comune con la Cabina di Regia, chiedendo con forza il riconoscimento del ruolo del settore nel Comitato.

C’erano state delle assicurazioni sulla presenza e il mancato rispetto delle stesse è fonte di forte disappunto.

Concludendo Lamberto Cardia ha affermato che è indispensabile che il Ministro intervenga tempestivamente per trovare una soluzione che garantisca un coinvolgimento adeguato delle associazioni venatorie nella gestione della Strategia Nazionale per la Biodiversità”.