NUOVA LEGGE SULLA CACCIA: PD LA 157/92 NON SI TOCCA

 

Il Partito Democratico esterna la sua posizione contraria contro il superamento della 157/92 con una nuova legge sulla caccia.

La legge 157/92 è ritenuta dal Pd una conquista fondamentale che è stata in grado di generare un modello di tutela della fauna selvatica in grado al tempo stesso di fornire una regolamentazione alla caccia. Queste sono le ragioni affermate dai capigruppo PD delle Commissioni Ambiente ed Agricoltura della Camera, Marco Simiani e Antonella Forattini. E’ importante riconoscere l’efficacia della normativa dopo 30 anni di applicazione. Ciò fa si il pensiero del PD non va nella direzione di stravolgere completamente l’impianto della legge 157/92.

Secondo il PD la bozza che è circolata in questi giorni è un passo indietro rispetto alla 157/92, che comporterebbe una deregolamentazione dell’attività venatoria ed ad un indebolimento degli strumenti di ostruzione al bracconaggio.

La 157/92, introdusse strumenti di conservazione di notevole efficacia quali il divieto di uccellagione, la tutela dei valichi montani e la protezione si specie vulnerabili, lupo, orso, lontra e molti rapaci. Sempre nella visione del PD la 157/92 ha affidato alle Regioni un ruolo chiave nella programmazione faunistico-venatoria fondata con il supporto scientifico di ISPRA.

Il PD fa un richiamo anche ai principi costituzionali che ha saputo garantire per oltre 30 anni un eccellente bilanciamento tra le esigenze di agricoltura, ambientali e di sicurezza.

Difendere la legge 157 secondo il PD significa difendere la biodiversità e il patrimonio naturale italiano. Per questo il PD ha una linea netta e precisa: la 157/92 non si tocca.