UMBRIA: LA STAGIONE VENATORIA CHE VERRA’ …. SE E COME VERRA’
Barbara Mazzali si è detta entusiasta per l’approvazione della deroga per la riapertura dei roccoli, in Lombardia, roccoli che avevano subito un ingiusto stop.
Il Piano Faunistico Venatorio a rischio di non approvazione, per ragioni di burocrazia che ne esulano i contenuti tecnici, i dubbi sulla stagione venatoria che verrà.
I cacciatori della Regione Umbria, e chi nel cuore verde d’Italia si reca per ragioni venatorie, hanno di questi tempi grattacapi da non farli dormire la notte e si accendono gli animi come cerini in questi giorni d’agosto. Ma veniamo ai fatti. Il Piano faunistico Venatorio della Regione, strumento supremo di gestione della fauna selvatica e di disciplina della caccia, al momento non è stato approvato nonostante le tante rassicurazioni.
Sul voto, non sui contenuti e sul merito quindi, è arrivato il parere negativo degli uffici legislativi e del segretario del Consiglio Regionale. La tesi da loro sostenuta è che una delibera del Consiglio sul Piano Faunistico Venatorio dell’Umbria, non rientrerebbe nelle attività previste per questo organismo nel regime di prorogatio della Giunta Regionale, non più in essere lo ricordiamo dopo le Dimissioni della Presidente Marini e lo scioglimento dell’Assemblea. Secondo tale tesi il Consiglio può sopperire alla mancanza di Giunta operante solo per adempimenti di legge o atti urgenti, e sembra che l’approvazione del Piano Faunistico Regionale non sia considerato tale. Tutto accattabile se non fosse che è già stato promulgato un calendario venatorio e che questo prevede attività disciplinate che sono in essere sin da agosto (es. addestramento cani), senza pensare che a norma di 157/92 da settembre inizia nel pieno la stagione venatoria.
Il Presidente Nazionale di Federcaccia, Massimo Buconi, appunto umbro, ha auspicato che si faccia un passo avanti e che il Piano faunistico Venatorio sia approvato così da evitare problemi per l’intera stagione venatoria e non solo per una preapertura che al momento appare sempre più lontana.
Si ricorda che proprio per mancanza di una Piano aggiornato lo scorso anno il TAR dell’Umbria su ricorso del WWF, praticamente invalidò la pre apertura, pur di fatto non toccando o quasi il resto della stagione come prevista dal calendario venatorio.
Ma a rischio oltre la stagione venatoria ci sono gli equilibri faunistici e le produzioni agricole e lo stesso Gianfranco Chiacchieroni, capogruppo PD in consiglio regionale, ha ricordato le molte sollecitazioni degli agricoltori a votare il Piano Faunistico Venatorio. La Commissione Consiliare, che a breve voterà il piano, potrebbe di fatto decidere in autonomia di farlo passare, assumendosi il rischio di ricorsi e/o impugnative.