SETTER INGLESE

“Perchè la sua sagacia gli suggeriva che trovava più presto a quel modo il selvatico, interrogando il vento” – Sir Edward Laverack (1798-1877)

Le Origini

L´ipotesi più attendibile circa le origini del Setter Inglese risulta quella che vedrebbe il suo capostipite nell´antico bracco da quaglie spagnolo, in realtà un antico Epagneul iberico, dal pelo lungo, utilizzato come cane da caccia con la rete. Questa caccia, intorno al XIV secolo, era una delle poche possibili per catturare la selvaggina e consisteva nel distendere la rete rapidamente sopra la stessa e il cane, dopo che quest´ultimo aveva segnalato la preda avvicinandosi lentamente e silenziosamente per evitare di farla volare via, nell´attesa dei tenditori di rete.
setter inglese cane da caccia ferma beccaccia fagiano

E´ all´inizio del secolo successivo che il nome della razza, Chien d´Oysel, compare ufficialmente in un testo scritto dal conte di Foix, Gaston Foebus, appassionato allevatore. Nel 1500 la letteratura inglese riporta numerose descrizioni di cani d´origine spagnola, ma provenienti dalla Francia, che ricordano moltissimo le caratteristiche del setter inglese moderno, sia nella forma sia nelle prestazioni venatorie. Al di là delle polemiche dell?epoca relativamente alla maternità spagnola, francese o britannica della razza, si deve sicuramente agli inglesi il merito d´averla definita nella sua caratteristica peculiare: la ferma che sfiora il terreno, con il posteriore quasi completamente flesso prima di rimanere immobile.
Il termine “Setter” dà to sit (sedersi) è inoltre inequivocabilmente anglosassone. Il perfezionamento della razza, che porterà alla nascita del setter inglese moderno, si deve però ad un calzolaio inglese, Sir Edward Laverack che, grazie ad un´ingente eredità, divenne così ricco da potersi completamente dedicare per quasi cinquant´anni alla sua più grande passione: la cinofilia venatoria.

A partire dai migliori soggetti della Gran Bretagna, egli fondò una linea che selezionò con cura, a cavallo tra il 1700 e il 1800, e che fece riprodurre in stretta consanguineità. Anche se alla sua morte un altro allevatore, sir Purcell Llewellin, affinò ulteriormente il setter, il nome della razza rimane indissolubilmente legato a Laverack, termine che rimane ancor oggi a definire la specifica razza con mantello bianco e nero.

Caratteristiche generali

Il setter inglese appartiene al gruppo dei Braccoidi, alla categoria dei cani da ferma. L´altezza si aggira tra i 65 e i 68 nei maschi, 61-65 nelle femmine. Il peso va dai 25 ai 30 kg. Le orecchie sono pendule, in pieghe fini. Il mantello, lungo e setoso, si può presentare in diversi colori: nero e bianco (blu Belton), arancione e bianco (orange Belton), limone e bianco (lemon Belton), marrone e bianco (liver Belton) o tricolore (nero, bianco e focato oppure marrone, bianco e focato).

setter inglese cane da caccia ferma beccaccia fagiano

La sua struttura è mesomorfa, leggera. Si presenta potente ma non pesante, particolarmente elegante nelle movenze. Ha gran facilità nei movimenti, muscoli lunghi, buona ossatura. La sua attitudine all´andatura quasi strisciante durante la battuta di caccia denota la vigorosa spinta sui posteriori; questa caratteristica, molto evidente in grandi predatori come tigri e leopardi, rende il Setter Inglese il cane è più felino al mondo. Si mostra instancabile, rapido e vigoroso. E´ sempre attivo e adatto a tutti i terreni, in pianura, nei boschi, negli acquitrini, resistente sia alle intemperie sia al caldo soffocante.

La sua caccia rapida ed efficace si esprime al meglio nella ferma su starna, fagiani, beccacce e beccaccini ma stupisce anche nella sua disposizione al riporto, persino dall´acqua. La ferma è classicamente col posteriore abbassato e la testa pià alta, molto tipica quella flessa con il collo disteso al massimo e la testa risalente sopra la linea dell´orizzonte. La coda in ferma rimane sempre sotto la linea renale, leggermente rialzata sulla punta, a volte tesa con l´arco ricadente verso terra. Il suo temperamento è docile, dolce, sensibile, particolarmente affettuoso e alla costante ricerca dell´attenzione del padrone.

E´ un cane molto intelligente e facilmente addestrabile, esuberante ma comunque disciplinato tanto da poter essere tenuto come cane da compagnia in casa purché si sappia rispettare la sua notevole necessità di regolare attività fisica e la sua vocazione fondamentale di cane da caccia. Chi avrà l´opportunità di ospitarlo in giardino dovrà fare i conti con il suo tenace istinto di libertà unito alla sua spiccata capacità di saltar siepi e scavare buche, per poter andarsene a cacciare anche da solo.

Standard di razza

Tronco: sta nel rettangolo. Il suo dorso è retto, il rene muscoloso ed arcuato.
Testa e muso: testa lunga, asciutta, leggera. Il cranio ha lunghezza uguale a quella del muso. La calotta del cranio è leggermente convessa; gli assi cranio-facciali sono paralleli. Stop accentuato, ma non brusco.
Tartufo: sempre di colore nero. Denti: dentatura corretta e completa. Articolazione a forbice.
Collo: di giusta lunghezza. Ben teso e robusto.
Orecchie: sono attaccate basse, pendenti senza scostarsi dalle guance.
Occhi: sono grandi, espressivi, di color nocciola più scuro possibile; un pò meno scuro nei soggetti bianco-arancio.
Arti: sono perfettamente in appiombo.
Spalla: di giusta inclinazione.
Andatura: disinvolta e dinamica
Muscolatura: di eccellente sviluppo.
Coda: è inserita alta, grossa e robusta alla radice; è portata piuttosto bassa che alta. Leggermente incurvata a forma di falce rovesciata.
Pelo: fine, striato, di tessitura sericea, lungo 5-6 cm. Forma frange al collo, alla regione sternale, al margine posteriore degli arti, alle natiche e alla coda. Sottopelo abbondante solo nella stagione invernale.
Colori ammessi: bianco e nero tendente al blu, bianco-arancio, bianco e marrone, tricolore. Difetti più ricorrenti: prognatismo, enognatismo, monorchidismo, criptorchidismo, arti non in appiombo, piedi lunghi o aperti, occhi chiari, orecchie portate male, obesità, atipicità della testa, angolazioni del posteriore eccessive o insufficienti, cranio troppo stretto, tartufo depigmentato, coda portata male, misure fuori standard, retrotreno difettoso, andatura scorretta, carattere timido.

Sara Ceccarelli