SPRINGER SPANIEL
SPRINGER SPANIEL INGLESE
” …Gli spaniel sono i più antichi cani da caccia. Essi possono sostituire setters, pointers e retrievers sul terreno di caccia senza che costoro siano in grado di ricambiare la cortesia…”
(William Arkwright 1859, massimo selezionatore di Pointers)
Le Origini
Le origini dello Springer sono estremamente antiche, tanto da poter essere considerato il capostipite di tutti gli Spaniel da caccia inglesi, fatta eccezione per il Clumber, di probabile origine francese. Discendente dell’antico Field-Spaniel, era conosciuto in Inghilterra fin dal Medio Evo; a conferma di ciò, il primo riferimento al termine “spaniel” lo si trova in uno dei “Racconti di Canterbury”, La Novella della drappera di Bath, di J.Chauser, risalente al 1390 circa. Il termine Spaniel, inizialmente interpretato come “spagnolo, nativo della Spagna”, (radice comune agli Epagneul), oggi è stato rivisto e si ritiene, più credibilmente, che esso derivi dal celtico (“coniglio”).
Al di là delle origini del termine, pare indubbio che, come scrisse il Dr. Johannes Caius (John Keys) nel XVI secolo, questi cani fossero nativi della penisola iberica e da lì fossero arrivati nelle isole britanniche, passando attraverso la Francia, in tempi remoti. Egli descrive l’antenato dell’odierno spaniel come “…un cane che la gente comune definisce spaniel come se fosse originario dalla Spagna. La maggior parte di essi ha mantello bianco, se vi sono macchie esse di solito sono grandi e rosse, pochi sono totalmente rossicci o nerastri..”. Fu lo stesso Caius a classificare gli spaniel suddividendoli sulla base del loro terreno di caccia ideale in “Land Spaniels”, da terra, e “Water Spaniels”, da acqua.
Al secolo successivo appartiene la descrizione, fatta dal poeta inglese Pervase Markham, delle caratteristiche venatorie di uno spaniel che veniva impiegato per far alzare in volo la selvaggina durante le battute di caccia con la rete, con il falcone o con il levriero, con elogio della capacità di questo soggetto di saper alzare la selvaggina solo in prossimità dei cacciatori, senza farla allontanare. Valutazione simile veniva evidentemente fatta dagli Indiani d’America nel 1700, dato che già lo utilizzavano per la caccia nelle praterie, per la sua tempestività nel far alzare in volo la selvaggina a portata del tiro delle frecce.
La prima raffigurazione di uno springer molto simile al tipo attuale la dobbiamo ad un’opera in due volumi, A sportman’s cabinet, pubblicata a Londra all’inizio del 1800. E’ proprio riprendendo questa raffigurazione che, nel 1803, Reinagle divise gli spaniels in Springing-Spaniels, dal verbo inglese “to spring” che significa far sollevare, far saltare, in questa accezione ovviamente la selvaggina e in Cocking-Spaniels, dal termine inglese woodcock, beccaccia, per la cui caccia questi cani venivano ritenuti ideali. Il primo Spaniel Club fu fondato nel 1885, ma la razza fu ufficialmente riconosciuta in Gran Bretagna solo nel 1902.
Caratteristiche generali
Lo Springer Spaniel Inglese è il più grande e il più alto dei Land-Spaniels. E’ un grande cacciatore, dotato di un fiuto eccellente, curioso, audace, in grado di esplorare tutti i terreni con ardore ed entusiasmo uniti a vivace intelligenza. E’ un cane estremamente resistente che non si scoraggia di fronte a roveti e fitte sterpaglie, mentre il suo fitto mantello lo difende efficacemente nei climi più ostili. Presenta un’andatura estremamente caratteristica, denominata “cambiamento”, quando procede lentamente.
Considerato per anni quasi esclusivamente un cane da riporto, anche in acque profonde, tanto da farlo rimanere fermo ai piedi del cacciatore finché la battuta era in atto, in realtà è un cane completo, capace di svolgere qualsiasi ruolo sul terreno di caccia, senza allontanarsi mai dal cacciatore più di 20-30 metri. La sua cerca è avida, supera con slancio la vegetazione ostile, il suo movimento appare quasi serpeggiante. La sua caccia in prossimità del cacciatore permette di alzare la selvaggina sempre a portata di fucile, anche se, talvolta, le difficoltà di reperimento del selvatico possono richiedergli una cacciata a distanza maggiore, propria del cane da ferma.
La sua cerca veloce è effettuata sempre con tartufo a terra, particolarmente precisa, con la coda in un movimento perpetuo, coda che non dovrebbe mai essere tagliata troppo corta da impedire una costante comunicazione col cacciatore. Nonostante non abbia le prerogative dell’Irish Water Spaniel, dal pelo riccioluto e impermeabile, come tutti gli Spaniel anche lo Spinger è comunque vocato al lavoro in acqua, con uno stupefacente istinto al nuoto.
Effettivamente la sua attività si potenzia nelle zone umide e nell’erba bagnata. Per quanto riguarda la selvaggina che più si addice alla cerca dello Springer è sicuramente quella che, prima di prendere il volo, tende a nascondersi nel bosco o tra i rovi, continuando a pedinare a lungo. Questo tipo di caccia differenzia, in effetti, i cani da cerca dai fermatori che hanno una migliore resa con selvaggina poco propensa a pedinare ma pronta alla fuga, correndo o volando.
Lo Springer è quindi essenzialmente un cane da fagiano, da pernice rossa, da quaglia, finanche da gallinelle, porciglioni e folaghe, ostinati pedinatori di palude. Anche se la specializzazione spetta al Cocker Spaniel (cane da “woodcock”), la beccaccia è un altro volatile che esalta le capacità venatorie dello Springer. Al contrario, non è preda ideale per questa razza la starna, più specifica per il fermatore.
La sua docilità, allegria, intelligenza, il suo attaccamento alla famiglia lo rendono anche un ottimo soggetto da compagnia. Facile da addestrare ed estremamente paziente con i bambini, si adatta piuttosto bene alla vita d’appartamento che molti cacciatori, e non, di città sono obbligati a fargli condurre.
Standard di razza
Altezza: 51 cm al garrese circa. Peso: da 22 a 25 kg Tronco: simmetrico e compatto.
Testa e muso: presenta cranio di media lunghezza, piuttosto largo, leggermente arrotondato e muso di lunghezza proporzionata al cranio, profondo e largo, deve essere ben cesellato sotto le orbite.
Tartufo: nero o marrone.
Denti: la dentatura deve essere sempre completa e corretta. La chiusura deve essere sempre a forbice.
Collo: deve essere bene eretto e robusto.
Occhi: di grandezza media; hanno espressione dolce, di color nocciola scuro; la forma è a mandorla.
Orecchie: aderenti alla testa; hanno buona lunghezza e larghezza. Devono essere inserite all’altezza della linea dell’occhio.
Arti: robusti e con eccellenti masse muscolari.
Coda: attaccata bassa, mai portata al di sopra della linea dorsale; ben frangiata e sempre vivace.
Pelo: aderente, liscio, fitto, resistente alle intemperie. Non deve essere ordinario.
Colori ammessi: qualsiasi colore riconosciuto per gli spaniel. È da preferirsi il bianco e il fegato, il bianco e nero, o questi con focature.
Difetti più ricorrenti: taglia fuori standard, andatura scorretta, masse muscolari insufficienti, rachitismo, orecchie mal portate, coda mal portata, pelo sporco, frange non presenti, occhio chiaro, corpo asimmetrico, tronco non compatto, dentatura scorretta, mancanze di premolari, testa atipica, cranio piatto, muso stretto, groppa troppo sfuggente, debolezza negli arti posteriori, monorchidismo, criptorchidismo.
Sara Ceccarelli