SETTER GORDON

Le Origini

Il Setter Scozzese, o Setter Gordon, deve la sua duplice denominazione alla terra in cui ebbe origine ed al creatore della razza, Sir Alexander IV, duca di Richmond-Gordon, presso Dundee in Scozia, vissuto tra il 1743 e il 1827. Egli era un appassionato cacciatore e un attento allevatore di rinomati setter, cani probabilmente derivanti da soggetti spagnoli importati in Gran Bretagna e presumibilmente molto simili agli odierni Spaniel Francesi, somiglianti a setter.

La storia narra che egli amava sovente recarsi in battute di caccia in una regione a nord di Fochabvers, nella sua tenuta di Gordon Castle, dove vivevano pastori che utilizzavano i loro cani da gregge anche per la caccia alla grouse. Questi animali risultavano addirittura superiori per fiuto e caratteristiche venatorie agli esemplari allevati dal Duca, tanto che egli se li faceva spesso prestare per le sue battute; in particolare aveva potuto apprezzare le eccezionali doti di una cagna pastore nera focata, forse molto simile ad un collie, dallo straordinario olfatto che si concretizzava in una infallibile ferma.

Il Duca decise di accoppiarla col miglior maschio del suo allevamento e ne nacquero sei cuccioli, con mantello nero a macchie bianche e marroni. Questi furono i capostipiti della razza. Tutti ciò viene narrato dalle cronache dell´epoca, anche se la presunta origine da un collie, molto più leggero e allungato di un gordon, lascia perplessi; appare invece credibile che la cagna fosse da pastore perchè ciò spiegherebbe la tendenza che alcuni gordon ancora oggi hanno di descrivere dei cerchi attorno alla selvaggina appena scoperta. E´ piuttosto probabile che nel sangue del Setter Scozzese vi siano anche tracce di incroci col Bloodhound, che avrebbe fissato il mantello nero focato e conferito un formidabile fiuto con naso a terra.

 

setter gordon caccia cane da ferma

Che questa sia la realtà delle cose non può essere provato con sicurezza, ma rimane la constatazione che alcuni soggetti ancora oggi nascono con il muso più rugoso. A testimoniarci la presenza di setter nero focati nell´allevamento di Gordon Castle è la monografia del Maggiore Corn Shilbred, nella quale viene narrato che i setter preferiti dal duca erano quelli con questo mantello, eccellenti e resistenti cacciatori dalla ferma sicura, non troppo veloci così da compiacere le “passeggiate” venatorie del Duca. Inoltre, il loro mantello scuro permetteva al duca di distinguerli più agevolmente di altri da lontano. Altri scrittori dell´epoca li descrissero come soggetti imponenti, di forte ossatura, dalle lunghe e setose orecchie pendule, con un mantello molto ricco e frangiato che non di rado presentava macchie bianche. Nel tempo la presenza del bianco fu attentamente ridotta con opportuni incroci, ma a retaggio di ciò ancora oggi alcuni Gordon la presentano; essa non è pregiudizievole fintanto che risulta di dimensioni limitate.

Il nome inizialmente dato alla razza fu “Setter Nero Focato” e con questo appellativo vinse “Dandie”, il primo maschio portato nel 1859 a New Castle per un´esposizione. Divenne rapidamente razza di gran moda, preferita a tutte le altre da caccia, sicuramente molto amata dallo stesso Carlo II Re d´Inghilterra il quale era solito farsi ritrarre con questi cani al seguito. Fu alleggerita e resa più veloce dall´apporto di sangue irlandese e, solamente con la costituzione del Kennel Club Inglese (1873), fu ufficialmente riconosciuta col nome “Black and Tan Setter”. In seguito, nel 1924, accertatene le origini, riacquisì e consolidò la definizione di “Setter Gordon”.

La fama di questa razza valicò rapidamente i confini britannici ed esemplari furono esportati in Francia, Germania, Svezia, Russia e Norvegia. Fu proprio da quest´ultima che, alla fine dell´800, anche l´Italia importò degli ottimi esemplari, in grado di rendere la razza la più popolare e diffusa per la caccia già nei primi del Novecento. Fu proprio questa razza ad essere una delle prime ad iscritte al Kennel Club Italiano. Nel nostro Paese essa spopolò, soprattutto intono agli anni ´30, per essere poi sostituita nelle simpatie degli italiani dall´importazione del Setter Inglese, la cui ferma, assolutamente spettacolare, non poteva essere rivaleggiata.

Caratteristiche generali

Il Setter Gordon è una razza da ferma, selezionata in Scozia per la caccia alla grouse, “la pernice scozzese”. Questo Setter nacque quindi in climi freddi e umidi, si formò su terreni difficili, duri, che non consentivano un galoppo veloce ma che ponevano a dura prova la resistenza e il coraggio di cani la cui tenacia e forza permettevano, anche in condizioni ostiche, di sviluppare un´andatura potente e sicura, caratterizzata da numerosi balzi. E´ questo che oggi trapela nel Gordon moderno: una struttura fisica robusta e atletica al tempo stesso, con una muscolatura molto sviluppata sia sul treno anteriore che su quello posteriore. Il tronco appare compatto, con una lunghezza di poco superiore all´altezza al garrese, con groppa lunga e poco inclinata.

setter gordon caccia cane da ferma

Rispetto al Setter Inglese e all?Irlandese, a cui viene spesso paragonato, risulta differente non solo per il mantello, ma anche per una corporatura più robusta, una testa più massiccia, caratterizzata da labbra pendule più sviluppate. Nel complesso le sue forme sono armoniose ed equilibrate, rifinite da un mantello setoso nero, focato di mogano, riccamente frangiato, raramente con piccole macchie bianche, che può talvolta renderlo poco distinguibile dal terreno o nel fitto della vegetazione. E´ un animale che indubbiamente unisce all´elegante bellezza una inequivocabile efficienza sul lavoro, capacità che però egli raggiunge in maniera completa più tardivamente rispetto ad altre razze, attorno ai tre anni di età e che spesso gli fanno preferire altre razze più precoci.

L´olfatto di questa razza è notevole, anche se, rispetto agli altri Setter, appare inevitabilmente più lento e con una ferma meno estesa, mentre il galoppo è però più potente e sostenuto. In caccia si adatta rapidamente a qualsiasi tipo di vegetazione o terreno, con tenacia e resistenza; efficiente in pianura, sa eccellere nella boscaglia, su terreni accidentati e addirittura in palude in quanto ottimo nuotatore. Non teme campii con stoppie irte di spini, grazie a zampe dai polpastrelli duri. Molti Gordon mostrano inoltre un innato istinto al riporto, senza bisogno di un particolare addestramento.

I selvatici che più gli si addicono sono la pernice (per la quale all´origine fu selezionato), il fagiano e soprattutto la beccaccia. La sua ferma è rigida, ben eretta, col collo molto teso che mantiene la testa a livello della linea dorsale; il treno posteriore può a volte essere leggermente rialzato o, più raramente, lievemente abbassato rispetto al garrese, ma la coda rimane sempre ben dritta sulla linea dorsale. Rispetto agli altri Setter risulta un soggetto più tranquillo, meno nevrile. E´ un cane dolce, devotissimo al padrone per il quale presenta frequentemente un attaccamento quasi morboso, è facilmente addestrabile perchè sempre pronto ad accondiscendere il proprietario, assolutamente ubbidiente.

Queste doti lo rendono un cane decisamente adatto anche alla vita familiare e domestica, nonostante l´inevitabile necessità di muoversi spesso che le sue attitudini richiedono. Il suo sangue pastore lo rende generalmente piuttosto diffidente con gli estranei, attaccato alla proprietà e con innato istinto protettivo, tanto che esso presenta spesso delle buone attitudini alla guardia e alle prove di utilità.

Standard

Altezza: maschi tra i 58 ed i 64 cm femmine tra i 56 ed i 62 cm.
Tronco: massiccio, sta nel quadrato.
Testa e muso: piuttosto voluminosa, mai leggera, con assi cranio-facciali paralleli, muso quadrato, stop molto marcato.
Tartufo: di colore nero.
Denti: dentatura corretta e completa. Articolazione a forbice.
Collo: ben eretto e ben inserito tra le spalle.
Orecchie: pendenti, di forma triangolare.
Occhi: sono grandi, dolci, scuri.
Arti: sono lunghi, muscolosi, bene in appiombo.
Spalla: di giusta inclinazione.
Andatura: la sua andatura ideale è il galoppo.
Coda: inserita alta, è portata orizzontalmente.
Pelo: lungo 5-6 cm, setoso, leggermente ondulato, con ricche frange non troppo folte.
Colori ammessi: nero antracite, con focature rosso castano vivo alle sopracciglia, ai lati del muso, alla gola, al petto, agli arti, ai piedi e intorno all´ano.
Difetti più ricorrenti: prognatismo, enognatismo, misure fuori standard, occhio nero, orecchie portate mela, muscolatura insufficiente, andatura scorretta, tartufo depigmentato, dentatura difettosa, retrotreno difettoso, pelo troppo lungo, pelo ondulato, monorchidismo, criptorchidismo, arti non diritti, carattere aggressivo o timido, colori del manto non ammessi dallo standard.

Sara Ceccarelli
Manuale pratico di Veterinaria Venatoria